Pannoloni anziani, la denuncia di Cittadinanzattiva: "Uno scandalo di enormi proporzioni!"

anziano pannoloneRiceviamo e pubblichiamo la denuncia di Cittadinanzattiva su una questione che sta a cuore moltissimi di noi, soprattutto coloro che hanno in casa un parente non autosufficiente e che ha che fare con la nuova fornitura di pannoloni che presenta diverse inefficienze:

“La polemica sui nuovi PANNOLONI per gli anziani (burocraticamente definiti: ausili per incontinenza) ha inaugurato questo anno 2014 e continua a tenere banco, fino a quando la Regione non produrrà adeguate soluzioni.

Denunciata dai primissimi giorni dell’anno da AUSER, ANTEAS, ADA e dai sindacati pensionati, la questione sta montando ed è diventata uno scandalo di enormi proporzioni. La nuova fornitura di pannoloni, acquisita con gara regionale centralizzata nel 2014, si è rivelata drammaticamente inadeguata: insufficienti per dimensioni e per assorbenza, inadatti a persone di grandi dimensioni, agli allettati e a chi prende diuretici, esempio fulgido di come la politica dei risparmi si dimostri assolutamente pericolosa quando viene praticata senza sufficienti elementi di
valutazione e senza le giuste competenze.

Da Orvieto a Gubbio, passando per Spoleto, Terni e Perugia, il grido è stato unanime: pannoloni
inadeguati per grandezza e per assorbenza.

I pannoloni che vengono forniti agli anziani a casa e in ospedale sono di livello assorbenza 2 su 4: di conseguenza non reggono fuoriuscite più consistenti.
Inoltre la taglia più grande (extra large) è molto più piccola degli extra large delle precedenti forniture. Inadatti a persone molto robuste.

Negli ospedali si parla di anziani che stanno letteralmente a mollo con questo tipo di pannoloni, che richiedono una frequenza di cambio che la struttura non riesce a garantire; anche perché in ospedale solo quelli si possono usare; per lo meno in famiglia c’è chi può andare al supermercato a comprarne di migliori (ovviamente pagando!).

Le USL (comunicato stampa della USL n. 1 del 16 gennaio 2014) hanno messo a disposizione del personale qualificato per insegnare a usarli (sic!): cosa ammirabile ma anche chi li fa indossare a regola d’arte ci parla di continui cambi di lenzuola e traverse.
Il numero di pannoloni forniti ad ogni malato è ovviamente contingentato come le traverse: ma con questo tipo di pannoloni le famiglie sono costrette ad un’ulteriore consistente uscita economica fissa per integrare le dotazioni giornaliere (2 pannoloni a testa), visto che quelli forniti dalla Regione bastano solo per poche ore.

Voci di corridoio ci dicono che la Ditta fornitrice si difende affermando di aver presentato in gara un campione assolutamente identico a quelli forniti e contestati; cosa facile da verificare, se vera.
Bisognerà anche capire chi ha operato queste scelte e decidere di conseguenza.
Nel frattempo però, poche chiacchiere: il problema va risolto. E subito. I nostri anziani non possono aspettare.”