La protesta degli abitanti di Via B. Croce: "Siamo perennemente esposti a campi magnetici"

cavi benedetto croceLa protesta di un cittadino sul gruppo facebook Cittadini per Spoleto ci pare degna di essere portata all’attenzione dei nostri lettori, con la speranza che anche chi di dovere legga e dia delle risposte a questi cittadini:

Questa è la situazione cui siamo costretti a vivere noi abitanti di via Benedetto Croce, vicino il mattatoio.

Abbiamo i tralicci dell’alta tensione (130kV) nei giardini e siamo sottoposti h24 e 365gg/anno ai campi magnetici.

Sono anni che tentiamo di allontanare i cavi dalle nostre case e di farli interrare come stanno facendo in molte altri parti d’Italia. Nel 2007, in seguito alla rivolta del quartiere quando Terna doveva sostituire (cosa che poi ha fatto) i vetusti cavi sui tralicci, l’allora assessore Loretoni, insieme a Terna, ci promisero che nel giro di un anno e mezzo sarebbero cominciati i lavori. L’intera linea, dalla Flaminia fino alla cabina che sta dietro le nostre case, doveva essere rifatta. Naturalmente non successe nulla. Nel settembre 2011, dopo molte riunioni per mettere d’accordo le legittime rimostranze di proprietari e vari comitati, Comune e Regione sbandierarono ai 4 venti come un enorme successo la firma, con Terna, di un accordo programmatico che, si badi bene, sbloccava in Umbria altre 4 situazioni simili. Sembrava fatta! Ma il diavolo ci mise lo zampino nelle vesti di un proprietario che di nome fa Caltagirone e viene da Roma e che si accorge che uno dei nuovi tralicci insisterà sui terreni della villa che sta costruendo sotto Rubbiano, così blocca di nuovo tutto.

Ad oggi stiamo ancora aspettando che venga presentato il progetto al Ministero dell’ambiente e parta così un iter che potrebbe durare 8 anni. O potrebbe non terminare più…

Noi di via B.Croce stiamo chiedendo uno stralcio del nostro ultimo tratto dal progetto intero. La cosa è fattibile e permetterebbe di accorciare i tempi ad un anno e mezzo. E soprattutto ci metterebbe al riparo da tutto ciò che succederà a monte.

Inoltre chiediamo che il cavo interrato, che comunque passerà solo ad una decina di metri dalle nostre case (!!!), sia posto a 4 M di profondità invece che 1,6 M come da progetto. Anche questo tecnicamente fattibile con una trivella orizzontale.
Terna ci risponde che ciò esula dall’accordo firmato nel 2011 e dobbiamo rivolgerci a Comune e Regione.
La battaglia continua!