La sezione di Spoleto del Club Alpino Italiano, sempre attenta alla formazione, ha organizzato per i propri istruttori e accompagnatori di escursionismo, un corso di primo soccorso in montagna con l’obiettivo di insegnare le tecniche salvavita di rianimazione cardio polmonare.
Per il Presidente della sezione Paolo Vandone, “La preparazione di base utile ad affrontare situazioni di emergenza, anche sanitaria, rappresenta un elemento imprescindibile per garantire un adeguato livello di sicurezza nel corso delle attività escursionistiche,speleologiche e alpinistiche svolte dalla sezione”.
Il corso tenuto in due lezioni dall’istruttore di Croce Rossa Italiana Lucio Nagni, ha affrontato temi relativi alla medicazione di ferite e dimostrazioni sull’uso dei presidi sanitari in dotazione, alle modalità di fasciatura per il contenimento delle distorsioni e come agire in casi di ipotermia o nelle patologie da calore, conoscenze utili per agire in situazioni di emergenza nell’ambiente montano per soccorrere un infortunato. Una consistente parte del programma è stata dedicata all’applicazione delle manovre di rianimazione cardiaca.
Con metodo chiaro e professionale, l’istruttore Lucio Nagni ha spiegato e fatto immediatamente provare la sequenza di operazioni per riconoscere e agire nei casi di arresto cardiaco. Con l’uso di un manichino sanitario sono state simulate le fasi di emergenza cardiaca, gli istruttori del CAI si sono così esercitati nelle manovre, mettendo in pratica i protocolli previsti dalla Croce Rossa Italiana.
L’organizzazione del corso è stata anche l’occasione per presentare un prontuario per l’assistenza sanitaria, che la sezione di Spoleto ha realizzato utilizzando il materiale fornito dalla Commissione Medica Centrale del Club Alpino Italiano e che diventerà un utile supporto e strumento tascabile che andrà ad arricchire il kit di primo soccorso che ogni accompagnatore di escursionismo del CAI tiene nel proprio zaino.
I corsisti sono rimasti entusiasti per l’esposizione delle materie e per i consigli impartiti, efficaci a gestire le situazioni di emergenza in luoghi montani, la formazione ribadisce che la regola principale è quella di non sottovalutare le insidie che si possono nascondere nei sentieri, per questo bisogna essere preparati in anticipo per saper intervenire successivamente.