3500 famiglie con posizione contributiva anomala: questo è quanto emerso da un controllo incrociato tra i dati dell’ufficio tributi e quelli dell’anagrafe.
Precisamente, i casi inizialmente contestate erano 4089 ma 500 di questi sono già stati verificati anche se ancora non è dato conoscerne l’esito. Per i restanti 3500 l’irregolarità potrebbe riguardare diverse criticità come utenze iscritte a persone decedute o superfici dichiarate da familiari ed omissione della dichiarazione (evasione totale).
Per chiarire queste tantissime posizioni, il Comune invierà ai nuclei familiari sospetti una comunicazione formale invitandoli a «presentare le denunce di iscrizione, variazione e cancellazione della Tarsu e della Tares o a fornire elementi chiarificatori». Se a questo seguiranno cartelle di pagamento è ancora presto per dirlo.
Per tale lavoro, comunque, dal 4 novembre al 28 febbraio, l’ufficio tributi verrà fornito di due unità in più, prese in prestito dallo Sportello del cittadino, il cui compito sarà quello di ricevere i contribuenti a cui giungerà la nota comunale.
Dopodiché sarà la volta di avviare una riorganizzazione della macchina comunale.