Mentre il Sindaco faceva le sue dichiarazioni a porte chiuse, lasciando fuori dal suo ufficio cittadini e consiglieri comunali, Sergio Grifoni si è recato dal Prefetto di Perugia Reppucci, in seguito alla lettera del consigliere stesso con la quale denunciava «la non sussistenza della legalità gestionale nella conduzione amministrativa del nostro Comune» con lo scopo di sostituire l’attuale amministrazione con un Commissario.
Di seguito, nel dettaglio, le richieste di Grifoni:
«a) Intervenire immediatamente, affinchè ai soggetti, politici e tecnici, artefici, in toto o in parte, del buco di bilancio, venga impedita la possibilità di provare a risanare i danni dagli stessi creati. La richiesta è stata motivata dal timore che, i medesimi, anziché concentrarsi su soluzioni utili per non danneggiare i cittadini, potrebbero essere portati ad individuare excamotage strumentali e correttivi per meglio mascherare il loro deleterio operato.
b) Stigmatizzare il comportamento del Sindaco che, non curante del più elementare rispetto istituzionale, da settimane ormai evita di riferire sull’accaduto a chi doverosamente dovrebbe, ovvero alla città in primis, nonché ai Consiglieri Comunali legittimamente rappresentanti del popolo e, soprattutto, nella sede ufficiale, che è quella del Consiglio Comunale. Preferisce invece parlarne nella sede del suo Partito, in qualche segreta stanza, in blindate conferenze stampa, non lasciando così spazio al contraddittorio, senza rendersi conto (o forse sì) che alla fine saranno i cittadini, tutti, che dovranno pagare le malefatte.
c) Intervenire con sollecitudine, affinché il Presidente del Consiglio Comunale di Spoleto, convochi nei termini previsti dalla legge il Consiglio stesso, al fine di discutere la mozione di sfiducia presentata da tutti i Gruppi di opposizione.»
Il Prefetto -continua poi Grifoni nel comunicato- ha ribadito che, senza uno specifico pronunciamento sulle anomalie di bilancio da parte della Corte dei Conti o di «previsti atti istituzionali locali ( es: non approvazione del bilancio preventivo, sfiducia del Sindaco da parte del Consiglio Comunale, dichiarazione del dissesto finanziario, etc..)» egli non può nominare alcun Commissario.
Sul discorso della convocazione del Consiglio Comunale, invece, le cose stanno diversamente: su questo punto, infatti, il Prefetto ha dichiarato l’impegno formale di intervenire qualora ciò non avvenisse nei tempi previsti dalla legge.