Strisce parcheggio ospedale: sono per TIR o per navi da crociera?

cartello_parcheggioChi ha parcheggiato negli ultimi due anni nel parcheggio dell’ospedale avrà avuto modo di vedere e chiedersi immediatamente poi come mai gli spazi riservati al posteggio di una singola macchina siano così larghi.

Noi questa domanda ce la facemmo sin da subito, ma come tante altre nostre e vostre domande è rimasta senza risposta.
Ciò non toglie che possiamo tornare a chiederci il perché di certe cose assurde che ci troviamo di fronte ogni giorno, proprio come in questo caso.

Se poi sono anche i lettori che ci “stuzzicano”, ecco qua che non riusciamo proprio a stare zitti.

Nel tempo molti ci hanno segnalato questa situazione del parcheggio dell’ospedale. Ultima in ordine di tempo è questa segnalazione da parte di una lettrice:
“Stamattina sono andata all’ospedale di Spoleto e dopo aver girato mezz’ora il parcheggio annesso ho potuto sostare. Osservando con attenzione l’area ho notato con stupore che le strisce bianche disegnate a spina di pesce lasciano tantissimo spazio inutilizzato tra un’auto e l’altra. La mia domanda è: chi è costui che, invece di sfruttare al massimo senza sprecare inutile terreno, ha elaborato il tutto? Fate qualcosa, è uno scempio!”.

Noi possiamo far poco, se non un paio di supposizioni:
la prima è che chi ha disegnato quelle strisce in quel modo forse possedeva, per prendere le misure, un metro falsato, oppure era ubriaco, o soffre di una qualche malattia che porta ad avere un erratissimo senso della misura, o peggio ancora pensava che quel parcheggio era riservato a TIR o navi da crociera;
la seconda supposizione, molto cinica e maliziosa, segue questo ragionamento: dato che quel parcheggio è gratuito e che quindi meno auto ci entrano e più quelle in eccedenza si è costretti a parcheggiarle in altri posti a pagamento, forse allora allargando spropositatamente lo spazio per ogni singola auto, si diminuisce di molto lo spazio disponibile per altri spazi liberi e ci si “finisce” con poco anche un’area grande come quella del parcheggio dell’ospedale.

Chissà qual’è la verità?