Due giorni fa, nel corso di un’intervista a La Zanzara di Radio 24, il presidente Guido Barilla ha detto: «Sono per la famiglia tradizionale, non realizzerò mai uno spot con i gay.» Una frase che è stata una miccia, scatenando una vera e propria polemica che, come accade sempre più spesso ultimamente, si è giocata a colpi di tastiera.
E così nel giro di poche ore, l’hashtag di twitter #boicottabarilla ha fatto il giro del mondo, letteralmente; in poco tempo, infatti, è stato tradotto anche in inglese. Immancabile anche facebook che tra i tanti status degli utenti, campagne di comunicazione e la possibilità di firmare una petizione scritta da Dario Fo, sta invadendo le bacheche di tutti.
Pare, insomma, che la maggioranza si sia schierata contro le affermazioni del signor Barilla, anche se c’è chi non è affatto contrario alle sue dichiarazioni. Tra gli altri, il Moige (Movimento italiano genitori) e l’onorevole Pdl Roccella. Su twitter c’è chi ha anche creato l’hashtag #iostoconbarilla.
A trarre davvero beneficio dallo scivolone di Guido Barilla, però, sono stati gli avversari, come la Buitoni e la Garofalo: la prima ha pubblicato su facebook una foto con la frase “A casa Buitoni c’è posto per tutti”, la seconda ha scritto invece “Le uniche famiglie che non sono Garofalo sono quelle che non amano la buona pasta”.
Insomma, una vera e propria bufera, tanto che il signor Barilla, forse non conscio del polverone che avrebbe sollevato, si è alla fine scusato. Ma ormai, con l’informazione che va più veloce della luce, il danno era fatto.
E poiché più che di cibo qui si parla proprio di comunicazione, invitiamo anche voi a dire la vostra: che ne pensate?