Parte il conto alla rovescia per la cessione della Popolare di Spoleto, commissariata dal Tesoro su proposta della Banca d’Italia in febbraio. Fonti finanziarie spiegano che la nota emessa oggi dai tre commissari straordinari della banca e della cooperativa Spoleto Crediti e Servizi (SCS), socio di maggioranza della banca con il 51% del capitale, fa partire un iter con la nomina di Lazard advisor per la cessione che puo’ completarsi ragionevolmente entro la fine dell’anno.
Le modalita’ dell’operazione sono tutte da definire e dipenderanno dalle scelte dei soggetti che manifesteranno il loro interesse. Il primo (forse l’unico) a presentarsi all’advisor sara’ la cordata di imprenditori e Fondazioni bancarie umbre guidata da Francesco Carbonetti attraverso il veicolo societario Clitumnus. La cordata ha ufficializzato a gennaio la disponibilita’ per un’opa totalitaria al prezzo di 2,1 euro per azione (per un assegno da oltre 62 milioni) oltre alla ricapitalizzazione che si rendera’ necessaria a giudizio di Banca d’Italia.
L’opa totalitaria potrebbe essere pero’ esclusa secondo l’annuncio fatto dai commissari Boccolini, Brancadoro e Stabile e rendere quindi meno oneroso l’investimento degli acquirenti. La cordata di Clitumnus ha l’obiettivo di salvaguardare l’autonomia della banca mantenendo la sede e la direzione generale a Spoleto. Alla banca servira’ tuttavia una corposa ricapitalizzazione: l’estate scorsa, prima del commissariamento, era stato messo in cantiere sia un aumento da 30 milioni sia il varo di un bond convertibile da 70 milioni, operazione poi bloccata da via Nazionale che aveva in corso un’ispezione generale culminata nella richiesta di amministrazione straordinaria.
Alla soluzione del dossier Popolare di Spoleto guarda con attenzione il socio di minoranza Banca Mps che ha il 26% del capitale e il diritto di cedere la quota alla Spoleto Credito e Servizi ad un prezzo gia’ prefissato.
(fonte: Radiocor)