A rischio chiusura la scuola comunale di Musica e Danza

A rischio chiusura la scuola di musica
A rischio chiusura la scuola comunale di musica

La lettera aperta del corpo docente della scuola comunale di Musica e Danza

“Perfettamente consci delle difficoltà economiche in cui versa il Paese e di conseguenza tutte le istituzioni regionali, provinciali e comunali, i docenti incaricati nell’a.s. 2012/13 della Scuola Comunale di Musica e Danza “A.Onofri” di Spoleto, rivolgono un sentito appello alle SS.LL. affinchè sia possibile il mantenimento della suddetta struttura comunale.

Siamo grati all’Amministrazione attuale e a quelle passate della considerazione rivolta alla Scuola di Musica: gli investimenti elargiti per il miglioramento della sede, l’acquisto di beni strumentali da mettere a disposizione degli allievi, le occasioni offerte agli allievi per potersi esibire in situazioni sempre dignitose (concerti e saggi), un vasto materiale didattico indispensabile ad una scuola di musica (partiture, metodi, opere didattiche, cd, materiale strutturato per i più piccini), una palestra per la danza che nessuna scuola in regione può vantare.

Soltanto Spoleto e Città di Castello, in Umbria, possono fregiarsi del merito di “possedere” la Scuola Comunale di Musica e, soltanto Spoleto, può vantare di avere anche la Scuola di Danza, disciplina elevata a facoltà universitaria al pari delle materie musicali con l’entrata in vigore della legge sulla riforma dei Conservatori, legge 508/99 art.2 comma 2.

La Scuola di Spoleto è stata istituita nel 1811: ha una storia poco superiore ai duecento anni: è stata diretta da insigni Maestri e in essa hanno compiuto gli studi giovani che hanno fatto della musica la loro professione: docenti di scuola e di conservatorio, musicisti che suonano stabilmente con importanti istituzioni musicali (orchestre o bande militari). E’stata frequentata ed è frequentata da tantissimi altri allievi che nel tempo hanno intrapreso professioni diverse dalla musica ma che ancora adesso, da adulti, la frequentano perché la scuola svolge un ruolo socio-culturale importante, inestimabile, fondamentale per le persone di ogni età e di ogni ceto solciale: diffonde cultura, formazione, offre la possibilità di esprimersi con un linguaggio universalmente comprensibile, favorisce l’aggregazione sociale.

La Scuola è aperta a tutti, accoglie allievi di tutte le fasce di età: dall’infanzia alla maturità ed oltre. Per questi motivi ci permettiamo di appellarci alla sensibilità dell’Amministrazione affinchè duecento allievi (tanti erano il precedente anno scolastico) possano avere la possibilità, anche in periodi difficilissimi, di poter continuare il percorso culturale intrapreso. Siamo certi che verranno esperiti tutti i tentativi possibili per mantenere un’istituzione così importante e prestigiosa per la città di Spoleto, città della Cultura. Mai binomio fu più indovinato: il Paese che non investe in Cultura non andrà lontano, avrà pochissime risorse di crescita e di sviluppo. Nell’augurare buon lavoro, porgiamo distinti saluti.”