E’ iniziata ieri mattina con la discarica di Sant’Orsola nello Spoletino, la serie di sopralluoghi che la I Commissione consiliare provinciale, presieduta da Massimiliano Capitani, ha in programma di compiere negli impianti di smaltimento dei rifiuti solidi urbani disseminati nel territorio provinciale. I prossimi sopralluoghi riguarderanno il centro di Casone e le discariche di Belladanza, Pietramelina e Borgo Giglione. Proprio in quest’ultimo sito dallo scorso 23 gennaio i ventidue Comuni dell’Ambito territoriale 3 dell’Umbria stanno conferendo i rifiuti con un aggravio di costi per la Vus (società di gestione) di circa 300mila euro l’anno. La discarica di Sant’Orsola è stata infatti dichiarata al massimo delle capacità di contenimento.
I Consiglieri provinciali che hanno visitato l’impianto di Spoleto (oltre a Capitani, Edoardo Alunni, Enrico Bastioli, Gianfranco Becchetti, Bruno Biagiotti, Claudio Fallarino, Michele Martorelli, Evian Morani, Gianpiero Panfili, Daniele Pinaglia, Piero Sorcini e Laura Zampa) sono stati ricevuti dal direttore della Vus, dottor Walter Rossi e dagli ingegneri Loredana Lattanzi e Gianluca Cerni e dal capotecnico Roberto Ziliani, della “Asia Ambiente” di Torino, società che ha vinto la gara europea per la realizzazione e gestione dell’impianto a biogas installato nella discarica di Sant’Orsola.
Il sopralluogo nasce da un ordine del giorno presentato dai consiglieri provinciali Capitani e Zampa legato al Piano di Gestione Integrata dei Rifiuti che affida alle Province la definizione dei criteri per l’individuazione delle aree non idonee alla localizzazione degli impianti di recupero e smaltimento dei rifiuti, nonché per l’individuazione dei luoghi o impianti adatti allo smaltimento dei rifiuti.
Alla luce della presenza dell’impianto di biogas a Sant’Orsola (la Asia Ambiente versa alla Vus 130mila euro l’anno più 15mila euro al mese per l’utilizzo della discarica a fini energetici), attivo dal 2010, la discarica si è notevolmente abbassata consentendo per tutto il 2012 il prolungamento del conferimento dei rifiuti.
Attualmente è stato predisposto un nuovo progetto che consentirà di conferire in discarica altre 90mila tonnellate, equivalenti in termini temporali a 18-24 mesi, prima di essere definitivamente ricoperto di terra per il riambientamento. In contemporanea si stanno mettendo a punto altri due progetti. Il primo riguarda il riutilizzo dei materiali inerti da demolizione, messo a punto dal professor Cerni dell’Università degli studi di Perugia, il secondo la realizzazione di un impianto per lo smaltimento del percolato, ancora assente in Umbria.
Rossi ha evidenziato come i materiali inerti da demolizione potranno così essere utilizzati anche per procedere ai lavori già programmati di contenimento dell’argine della discarica di Sant’Orsola.
“Un primo approccio con le problematiche del settore – ha commentato il presidente Capitani – che tutta la commissione ha valutato molto utile per fare il punto della situazione, ma soprattutto per pianificare una gestione del ciclo dei rifiuti più consona alle necessità dei cittadini anche sotto il profilo tariffario”.