«La prima classe costa mille lire, la seconda cento, la terza dolore e spavento». Il primo verso di Titanic.
L’ottavo lavoro del cantautore romano esce nel giugno del 1982, dopo tre anni di silenzio.
De Gregori sviluppò, nello stesso album, un progetto duplice. Se dal lato musicale continuò a recuperare la tradizione popolare italiana presente già in Viva l’Italia, da quello tematico si concentrò sul concept album, che trattasse il tema dell’apocalisse. Da qui il titolo, con l’ovvio riferimento alla nave che affondò nel 1912 dopo la collisione con un iceberg.
Le tematiche sociali sono la colonna portante del disco: da Centocinquanta stelle, che parla di guerra e le stelle sono una metafora per descrivere le bombe lanciate dagli aerei, a San Lorenzo che racconta del bombardamento del 19 luglio 1943 avvenuto a Roma per mano degli alleati.
L’impronta folk è espressa al massimo nei pezzi L’abbigliamento di un fuochista (ballata sull’emigrazione), I muscoli del capitano e Caterina, canzone dedicata alla cantante folk Caterina Bueno, di cui De Gregori fu il chitarrista nel suo tour del 1971.
La leva calcistica della classe ’68, storia di un ragazzo di dodici anni che fa un provino calcistico pieno di paura e speranza, fa parte della colonna sonora del film Marrakech Express di Gabriele Salvatores, sotto espressa richiesta di Diego Abatantuono.
Il disco ebbe un buon successo e venne accolto positivamente anche dalla critica, che espresse un unanime giudizio positivo, in questi termini: “Con Titanic De Gregori ha compiuto il miracolo: è riuscito a fondere, e nel modo più convincente, la tradizione “leggera” (nella sua accezione migliore: quella dei cantautori) con la tradizione “militante” (a livello più alto e più puro: quello del canto popolare)”