L’ex Pozzi è divisa, al momento, tra chi lavora e chi invece sarà a casa fino alla terza settimana di agosto e precisamente tra gli operai della Ims che hanno ricominciato a produrre per la Lahyer e non hanno più alcuno stipendio arretrato e quelli dell’Isotta Fraschini che, a casa, aspettano di saperne di più sull’ordine del bicilindrico prodotto per la Fiat, che a quanto pare non sarebbe più così certo.
Ad unire Ims ed ex Pozzi, però, c’è la preoccupazione che gli investitori interessati all’azienda non mantengano gli stessi livelli occupazionali, mandando a casa qualche operaio; senza contare che negli ultimi anni, vista l’incertezza in cui muoveva l’azienda, già una quarantina di persone tra operai ed ingegneri hanno cercato fortuna altrove.
Intanto, nell’ultima assemblea, le tute blu hanno chiesto di procedere al rinnovo dei rappresentanti con una nuova votazione che, tenendo conto della diversa situazione dell’Ims e dell’Isotta Fraschini, faccia procedere ad elezioni separate delle rsu.
Sai come si dice ,”La ramaccia cattia non more mae”.
Speriamo in bene ,dai!
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Speriamo in bene ,dai!
Molti colleghi professionalmente validi ci stanno lasciando,invece colui che dovrebbe lasciarci per senso etico e non solo,rimane a galla nonostante gli enormi errori commessi.
Quindi via il direttore e coloro che lo hanno spalleggiato in questo disastro.
Molti colleghi professionalmente validi ci stanno lasciando,invece colui che dovrebbe lasciarci per senso etico e non solo,rimane a galla nonostante gli enormi errori commessi.
Quindi via il direttore e coloro che lo hanno spalleggiato in questo disastro.