Gruppo Rinnovamento all’attacco della maggioranza su Umbria mobilità:
“Quanto andato in scena mercoledì sera durante la discussione in consiglio comunale su Umbria Mobilità è l’ennesima riprova della debolezza e della contraddittorietà della maggioranza che governa questa città.
Nel giugno del 2011 si andò al tavolo della fusione di tutte le aziende di trasporti sbandierando il successo nell’aver costituto una società unica che avrebbe portato avanti la proficua gestione del trasporto pubblico. Si nominò un consiglio di amministrazione lautamente remunerato dove vennero accontentati tutti quelli che dovevano essere accontentati, salvo poi pochi mesi dopo accorgersi che la società era in uno stato fallimentare.
Ma il piano finanziario che doveva sorreggere l’operazione da chi era stato studiato? Chi ha vigilato sulla sua applicazione e sulle responsabilità di questo repentino disastro?
Nessuno: è tutto regolare così Ora si arriva in consiglio comunale a votare un piano di ristrutturazione che prevede la vendita della parte sana dell’azienda ed un aumento di capitale per 25.000.000 tranquillamente votato dal Consiglio comunale.
Ma i consiglieri che l’hanno approvato lo sanno che se non si hanno i soldi per far fronte ad un aumento di capitale la quota di partecipazione posseduta si diluisce fino a scomparire? I consiglieri che hanno approvato il piano di ristrutturazione si rendono conto che hanno approvato un aumento di capitale mentre il Comune è in un stato finanziario che rischia seriamente di portare al dissesto? Come giustificheranno ai cittadini la perdita completa della Spoletina? Non sarebbe stato più opportuno procedere ad un’azione di responsabilità nei confronti di chi ha portato alla fusione relegando Spoleto ad una quota del 5% che rischia (dopo appena un anno) di scomparire?
No, è tutto regolare, che nessuno faccia mai fronte alle proprie responsabilità sembra che sia una cosa scontata anziché illegittima. Del resto il poco amor proprio dei consiglieri di maggioranza traspare dalle stesse modalità con le quali è stato fatta approvare loro la delibera nella seduta del 31.07.13. Secondo il Tuel è competenza del Consiglio comunale approvare gli atti di indirizzo che il Sindaco deve osservare in queste materie. Mercoledì sera il Consiglio comunale di Spoleto ha approvato un atto di indirizzo che in realtà l’assemblea dei soci di Umbria Mobilità aveva già approvato sin dal novembre del 2012 e che prevedeva interventi che sono già stati posti in essere. Quindi dopo quasi nove mesi il Sindaco colto da improvviso furore istituzionale ha sentito la necessità di fare quanto avrebbe dovuto fare in via preventiva.
Questi comportamenti vengono tuttavia costantemente avallati da una maggioranza che è completamente allo sbando, prigioniera di un ruolo svuotato di ogni minimo anelito di dignità. La situazione è gravissima: ci troviamo di fronte al caos più completo con una città in mano ad una amministrazione che ratifica passivamente decisioni prese altrove.
In ultimo abbiamo dovuto anche assistere alle incredibili ammissioni di fallimento del progetto di fusione a suo tempo votato. Chiare infatti in questo senso sono state le dichiarazioni di due esponenti di altrettanti gruppi di maggioranza che hanno detto apertamente che non credono nell’aggregazione regionale e nella privatizzazione dell’azienda.
Allora perché hanno votato un anno e mezzo fa per la nascita dell’azienda unica e ora per la sua privatizzazione? Come fanno a votare un atto del genere quando pubblicamente hanno commentato di essere sicuri che tra un anno o due la situazione sarà peggiore? C’è stato anche il tempo per ascoltare le solite giustificazioni a difesa dei lavoratori fatte dal capogruppo socialista.
Ma dove era il capogruppo quando la Spoletina veniva presieduta dai suoi compagni di partito e condotta nella condizioni in cui l’hanno portata alla fusione, cioè con una spropositata situazione debitoria? Dove era quando l’unica preoccupazione al momento della fusione è stata quella di far nominare nel CdA in rappresentanza di Spoleto il collega di partito che, come è scritto nella stessa delibera è stato revocato al momento in cui sono emersi i gravissimi problemi di bilancio ? A tutto ciò il capogruppo del Psi Enzo Alleori è stato capace solo di rispondere che a capo della Spoletina in questi anni non ci sono stati solo i socialisti. Bene, allora si dimettano tutti!
Il vero problema è però che il nostro sindaco non conta niente ed è isolato. Oltretutto ha partecipato all’approvazione di alcuni atti che impegnano il Comune di Spoleto, senza mai avere chiesto né tantomeno ricevuto preventivamente l’obbligatorio mandato dal Consiglio Comunale. Non solo ha agito senza mandato, ma l’ha fatto contribuendo a portare l’azienda nell’orlo del baratro e ora si accontenta di dire “tuteliamo i lavoratori”. Questo è solo sciacallaggio politico e basta, di certo non è così che si tutelano i lavoratori”.
IO NON POSSO COMMENTARE, PERCHE’ SE PARLO E DICO LA MIA O VENGO BOICOTTATO E CANCELLATO OPPURE DA SEMPLICE CITTADINO, NON AVENDO ALLE SPALLE NESSUNO CHE MI DIFENDE, PROBABILE PRENDO UNA DENUNCIA, DAL MOMENTO CHE IN ITALIA E’ FALLITA DEL TUTTO LA L I B E R T A’ DI PAROLA E LA D E M O C R A Z I A QUINDI A VOI LA RISPOSTA!!!!!!!!!!!!!!!! QUANDO NON C’E’ PIU’ DEMOCRAZIA, CHE C’E’? D I T T A T U R A.
IO NON POSSO COMMENTARE, PERCHE’ SE PARLO E DICO LA MIA O VENGO BOICOTTATO E CANCELLATO OPPURE DA SEMPLICE CITTADINO, NON AVENDO ALLE SPALLE NESSUNO CHE MI DIFENDE, PROBABILE PRENDO UNA DENUNCIA, DAL MOMENTO CHE IN ITALIA E’ FALLITA DEL TUTTO LA L I B E R T A’ DI PAROLA E LA D E M O C R A Z I A QUINDI A VOI LA RISPOSTA!!!!!!!!!!!!!!!! QUANDO NON C’E’ PIU’ DEMOCRAZIA, CHE C’E’? D I T T A T U R A.