Spoleto 5 stelle chiede postazioni pubbliche di defibrillazione in aree strategiche della città e negli impianti sportivi. La Regione ha trasferito all’Asl3 oltre 10 mila euro e i grillini con una mozione hanno chiesto alla giunta Benedetti di integrare la somma e impegnarsi a individuare le aree più rilevanti per l’installazione.
Di seguito il comunicato:
“Abbiamo riflettuto su questi aspetti: la morte cardiaca improvvisa causata da infarto del miocardio, è una delle cause principali di mortalità;
ogni anno, circa 60 mila abitanti muoiono per arresto cardiaco improvviso: uno su mille abitanti, uno ogni 19 minuti e la distanza degli ospedali rende evidente la necessità di disporre di dispositivi mobili per la defibrillazione;
la rapidità con la quale il paziente viene sottoposto a trattamento di defibrillazione rappresenta quasi sempre la discriminante tra la sopravvivenza o il decesso dello stesso;
l’arresto cardiaco improvviso è un’inaspettata, improvvisa, perdita dell’attività cardiaca e senza un immediato intervento di rianimazione cardiopolmonare, praticato da chi assiste all’evento, può essere causa di morte;
l’arresto cardiaco può essere reversibile con un’immediata RCP (Rianimazione Cardio Polmonare), praticata da chi si trova nelle immediate vicinanze, e nel giro di pochi minuti mediante un defibrillatore semi-automatico esterno (DAE) unico strumento in grado di salvare la vita di una persona colpita da arresto cardiaco in ambienti non medici;
nelle città in cui la RCP (Rianimazione Cardio Polmonare) immediata e la defibrillazione sono fornite entro 5/7 minuti, il tasso di sopravvivenza all’arresto cardiaco improvviso, avvenuto nell’ambiente extra ospedaliero è pari al 30%-45%;
in uno studio, i ricercatori hanno scoperto che i programmi basati sulla diffusione del DAE nelle scuole permettono un alto tasso di sopravvivenza degli studenti e non-studenti, interessati dall’evento presso le aree scolastiche;
i defibrillatori di ultima generazione sono tecnologicamente all’avanguardia e in grado di riconoscere la patologia evitando errori, un breve e semplice corso consente a chiunque di utilizzarlo e di essere formato sulle tecniche di rianimazione del BLS Basic Life Support strumenti indispensabili alla salvaguardia della vita umana che ne garantiscono la sopravvivenza.
E abbiamo considerato che: la Legge n.120 del 3/4/2001 entrata in vigore il 29/04/2001 afferma che: “Le regioni (…) disciplinano il rilascio da parte delle aziende sanitarie locali e delle aziende ospedaliere dell’autorizzazione all’utilizzo extra-ospedaliero dei defibrillatori da parte del personale di cui al comma 1, nell’ambito del sistema di emergenza 118 competente per territorio o, laddove non ancora attivato, sotto la responsabilità dell’azienda unità sanitaria locale o dell’azienda ospedaliera di competenza, sulla base dei criteri indicati dalle linee guida adottate dal Ministro della sanità, con proprio decreto, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge”;
la Regione Umbria ha incentivato una rete capillare di diffusione territoriale di defibrillatori semiautomatici, “manovrabili” anche da personale addestrato non medico e localizzati, oltre che nelle tradizionali sedi sanitarie, anche nei luoghi di lavoro, di studio e, in generale, pubblici e che ammonta a 59mila 570 euro la quota del finanziamento ministeriale trasferita dalla Regione Umbria alle singole Aziende Sanitarie Locali, per l’acquisto di nuovi defibrillatori, in seguito alla deliberazione all’Asl n.1 sono stati assegnati 8mila 881,75 euro, all’Asl n.2 24mila 698,37 euro, all’Asl n.3 10mila 724,54 euro, all’Asl n.4, 15mila 265,34 euro.
Abbiamo chiesto alla giunta comunale, tramite mozione, di impegnarsi: alla individuazione dei luoghi dove installare tali apparecchiature nel nostro comune e alla realizzazione di tale progetto dando attuazione a tutto l’occorrente per il funzionamento e la formazione del personale addetto;
a impegnare una quota del bilancio per promuovere la diffusione di defibrillatori semiautomatici esterni tramite il loro acquisto; a promuovere la diffusione di defibrillatori semiautomatici esterni presso tutti gli impianti sportivi del territorio comunale nonché sensibilizzare le associazioni sportive amatoriali e dilettantistiche affinché individuino ciascuna uno e più operatori volontari abilitati al funzionamento delle apparecchiature salvavita;
a prevedere l’installazione di postazioni pubbliche d’emergenza con defibrillatore in punti strategici della città quali parchi, ipermercati, associazioni di volontariato o comunque nei luoghi decentrati rispetto alle strutture ospedaliere, al fine di garantire una riduzione dei decessi per arresto cardiaco dovuti alla mancanza di un rapido soccorso con utilizzo dell’apparecchio salvavita”.
OTTIMO!!!!!
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