Dal dato Istat sulla produzione e lettura dei libri in Italia emerge un quadro inquietante per la nostra Regione: nel 2012, infatti, solo il 43,9% degli umbri al di sopra dei 6 anni hanno letto almeno un libro nel tempo libero.
Tuttavia, magra consolazione, i numeri sono superiori a quelli del 2011 e in linea con le percentuali registrate dal 2005 ad oggi. Una regione, la nostra, sotto la media nazionale che pure non può dirsi certo alta, basti pensare che la crescita di lettori maggiore è stata registrata nelle fasce d’eta che vanno dai 6 ai 10 anni e dai 55 ai 74, con l’eccezione di quest’ultimo anno in cui a primeggiare sono stati i lettori tra gli 11 e i 17 anni.
Siamo “lettori deboli” (cioè che leggono al massimo 3 libri all’anno), noi umbri, anche perché, se è vero – come sostiene l’Istat – che la presenza di genitori lettori in casa è fondamentale, allora il fatto che ben 44mila famiglie non abbiano un libro nel proprio appartamento, è un indice importante.
Naturalmente, anche altri fattori determinano la predisposizione alla lettura: le condizioni economiche, il territorio di provenienza e il sesso (le donne infatti leggono più degli uomini) sono tutti indicatori importanti. A questo si aggiunga che i cosiddetti “lettori deboli” non sono certo frequentatori di musei, mostre, musei o spettacoli teatrali. Insomma, la cultura, almeno nella nostra regione, non è che viva proprio un periodo roseo!