Quando facciamo un’intervista a Paolo Tangini, coach del Delfino Nuoto, accade sempre la stessa cosa. In mezzo al frastuono rimbombante di spruzzi, grida di bambini festanti, di allenatori che incitano e correggono i propri atleti, lui ti racconta senza troppa enfasi di successi, podi, cronometri, tempi, risultati. Poi qualcosa accade, il frastuono a poco a poco scompare in sottofondo perchè le parole prendono la forma di pensieri che vanno al di là, che vanno oltre.
Non c’è più il risultato, non c’è più l’agonismo a tutti i costi, arriva la filosofia di parole come “abbassiamo i toni”, “collaboriamo”, “uniamoci”e ti senti proiettato in una dimensione che va oltre una gambata a rana, una bracciata a delfino una respirazione, una vasca.
Per chi ama l’acqua, ama sentire il proprio corpo scivolare tra molecole che scorrono lungo il viso, le braccia, il corpo, per chi ama sentirsi in una dimensione blu dove sei solo con te stesso e la tua voglia di scivolare oltre, l’emozione in effetti non può essere fermata da un cronometro, l’emozione è la tua mano che cerca l’appoggio per spostare onde che ti proiettano avanti.
La filosofia di Paolo Tangini in questa intervista sui risultati del Delfino Nuoto.