Abbiamo letto sul web una vera e propria polemica circa la situazione in cui vive San Giacomo e in particolare nei confronti della gru di proprietà del cantiere che, prima del crollo della chiesa, era addetto al suo restauro.
Da una parte ci sono numerosi abitanti della frazione che si lamentano e denunciano una situazione di disagio. Infatti -dicono- nonostante la chiesa sia crollata due anni e mezzo fa, il cantiere sia stato dissequestrato e l’indagine chiusa, la gru “incriminata” è ancora lì e creerebbe non pochi disagi.
In primo luogo perché -a sentire le polemiche- invade la carreggiata, cosa che tra l’altro è mal segnalata da una segnaletica insufficiente. Poi, perché costringerebbe gli automobilisti ad un senso unico giudicato assurdo e a compiere il giro della frazione. Ciò comporta che il transito della auto avvenga solo verso Spoleto e non anche “da”, sebbene non manchino i furbetti che transitano in senso contrario, cosa che di certo non garantisce sicurezza.
Però, a fronte di queste lamentele c’è chi non ha mancato di rispondere e anche in modo piuttosto duro. Tra le varie polemiche e toni forti, altri abitanti della frazione si chiedono: e dove la mettiamo la gru, dal momento che i lavori dovrebbero -stando a quello che si dice- ricominciare presto? Per loro tali polemiche sono sterili e disfattiste, ai limiti del reale.
Insomma, il tempo passa ma la storia che gira intorno alla chiesa di San Giacomo, lungi da essere solo un brutto ricordo, si tiene invece ben viva.