Da un lato c’è l’accusa di violenza su minore per un uomo di 70 anni che nel 2007 avrebbe, stando al quadro accusatorio, violentato sessualmente la vicina di casa nonché nipote acquisita che allora aveva 14 anni. Secondo l’accusa l’uomo si sarebbe chiuso a chiave in una stanza con la piccola, all’interno della sua abitazione.
D’altra parte, però, c’è la testimonianza delle figlie dell’uomo le quali negano che una cosa del genere possa essere avvenuta. Le due affermano che quel giorno l’uomo e la ragazzina non sarebbero rimasti soli in casa insieme, anche perché il 70enne era solito passare il pomeriggio fuori casa.
Inoltre, dicono le figlie, la 14enne quel giorno si sarebbe recata a casa dell’uomo, ma sarebbe rimasta in compagnia di una delle due figlie a fare i compiti, in particolare un lavoro al computer. Poi, le visite in quella casa sono continuate, senza dar cenno di alcuna preoccupazione.
Altra testimonianza è quella di un’ex compagna di classe della ragazzina la quale ha dichiarato che la presunta vittima parlava spesso dei suoi incontri, anche di natura sessuale, con uomini più grandi tra cui il vicino di casa che le regalava ricariche telefoniche e soldi.
Un caso controverso, insomma, che tornerà in aula per la discussione finale il prossimo 28 novembre.