Da Spoleto 5 Stelle:
“La Consulta comunale, quale strumento di consultazione degli organi comunali, è chiamata ad esprimere pareri in materia di programmazione e sviluppo economico, marketing territoriale e attività culturali, spettacolo e gestione delle risorse umane e finanziarie. L’obiettivo della Consulta è quello di individuare i nodi da sciogliere nel rapporto fra Amministrazione comunale e cittadini, facendo in modo di giungere a scelte il più possibile condivise e partecipate fra gli abitanti.” (http://www.comunespoleto.gov.it/consulta-unica-comunale).
Da questa descrizione tratta dal portale istituzionale del Comune di Spoleto, si evince quale potrebbe essere l’importanza della funzione di questo organo, fondamentale anello di congiunzione tra amministrazione e cittadini. Usiamo il condizionale perché nella realtà la Consulta, per vari motivi, non riesce a svolgere il compito che lo Statuto Comunale prevede.
Facciamo una brevissima cronistoria che può aiutarci meglio a capire eventuali anomalie.
Le consulte cittadine furono istituite ufficialmente nel 1999 (atto n°2 C.C. 21 gennaio 1999) allorché, nel 1991, all’articolo 23 dello statuto comunale si prevedeva la formazione di questo importantissimo organo e nel 1992, con delibera 121, il consiglio comunale approvò l’istituzione delle consulte cittadine e il rispettivo regolamento.
Durante il secondo mandato Brunini e precisamente con D.C.C. 2 e 76 del 2007, furono approvate alcune modifiche al regolamento la più importante delle quali consisteva nel ridurre le consulte comunali da 4 (tante quante le commissioni consiliari) ad una Unica Consulta.
Secondo quando riportato da alcuni organi di stampa in questi giorni, sembrerebbe che la Consulta Unica Comunale, che decade con la fine del mandato del consiglio comunale (come previsto da regolamento) non sia mai stata costituita dall’attuale sindaco Daniele Benedetti, che ha adottato una specie di tacita prorogatio, cosa questa però non prevista né dallo Statuto Comunale né dal regolamento della Consulta.
Sulla base di quanto espresso sin qui, il Movimento 5 Stelle di Spoleto ha formulato un’interrogazione a risposta scritta, depositata presso l’ufficio protocollo in data 5 aprile 2013 al n°15722, ove si chiede al sindaco Daniele Benedetti:
1) in quale data e con quale provvedimento l’Amministrazione comunale ha nominato la Consulta per il mandato amministrativo 2009-2014;
2) quando, come e con quale tipo di provvedimento è stata data notizia al Consiglio comunale e ai presidenti delle Commissioni consiliari della costituzione e dell’insediamento della Consulta per il mandato 2009-2014;
3) quando e in quale modo l’Amministrazione comunale ha reso noto alla cittadinanza la costituzione e l’insediamento della Consulta per il mandato 2009-2014;
4) se i membri della Consulta attuale sono i medesimi della Consulta nominata nell’anno 2009;
5) se dalla data di costituzione e insediamento ad oggi sono intervenute variazioni nella composizione della Consulta e, in caso affermativo, si chiede di conoscere la procedura adottata per la sostituzione del membro, decaduto, dimesso o altro, dalla carica;
6) se viene effettuata periodicamente la verifica delle presenze dei membri alle riunioni della Consulta ai fini della decadenza dalla carica e, in caso affermativo, si chiede di conoscere quante volte la verifica è stata fatta;
7) anno per anno, dal 2009 ad oggi, quante volte la Consulta è stata convocata, quante volte si è riunita e quanti pareri obbligatori ha espresso sulle pratiche che l’Amministrazione comunale le ha sottoposto;
8) se nel rapporto di collaborazione fra Consulta e Amministrazione comunale è intercorso uno scambio di corrispondenza istituzionale e, in caso affermativo, si chiede di sapere se, ed eventualmente, su quali temi la Consulta ha inviato proposte, relazioni, inviti, sollecitazioni, raccomandazioni, etc., all’Amministrazione comunale e viceversa;
9) se può ritenersi soddisfacente il rapporto di collaborazione che è intercorso sino ad oggi fra Amministrazione comunale e Consulta ed, eventualmente, in caso contrario, quali misure sono state adottate per migliorarlo;
10) quante volte la Consulta si è riunita liberamente.
Quanto sopra per fare chiarezza in merito e con la speranza che si possa tornare a ristabilire le piene funzioni di un organo così importante per la trasparenza e la partecipazione qual’è la Consulta Comunale.