La seconda puntata de il giornale sulle vicende Bps continua nella sua ricerca dell’altra verità, ovvero quella che avrebbe portato inspiegabilmente( ma forse non troppo) bankitalia ad accanirsi sopratutto contro il sistema Antonini.
Il teorema per il Giornale di Sallustri è fin troppo chiaro : sputtanare l’istituto spoletino per scalarlo a 4 soldi, ma per fare questo, con l’aiuto di Mps, che si è visto ora nelle mani di chi era, bisogna eliminare Antonini, pericolosamente legato alla destra e troppo amato e legato a Spoleto, visto che cerca di mantenere l’istituto radicato alla città.
Anche la politica ad un certo punto si accorge del giochetto e tenta di smascherarlo con un’azione capitanata dall’onorevole Luciano Rossi, PDL, che tra le altre cose riferisce di un funzionario bankitalia che avrebbe avvicinato in segreto Antonini consigliandolo caldamente di farsi da parte. Funzionario bankit strettamente legato ad ambienti di sinistra, vedi Mps per intenderci.
Anche Fabrizio Ronconi UDC nel 2011 sferrò un duro attacco al PD che rimaneva al palo non prendendo posizione su quanto stava accadendo alla Bps, un colpevole silenzio che potrebbe significare l’assenso a delle manovre congiunte Bankitalia Mps.
Il più pulito c’ha la rogna. Anche per Carlo Ciccioli di Fratelli d’Italia, concentrandosi sulla filiale di Perugia,il tentativo di Bankitalia è fin troppo chiaro, sputtanare la Bps per farla scalare a Mps, o alla cordata Clitumnus di recente formazione, il tutto anche con l’appoggio di alcuna stampa amica ( che a Spoleto conosciamo bene, aggiungiamo noi) che non si tira indietro quando si tratta di fare titoloni quasi tutti pesantemente contro Antonini, dipinto come un personaggio losco attaccato a poltrone e interessi che non vuole mollare. Per Ciccioli è arrivato il momento di fare commissioni d’inchiesta su Bankitalia, ovvero controllare il controllore o se preferite scoprire che” il più pulito c’ha la rogna”.
Un chiaro riferimento questo di Ciccioli alle strane coincidenza che, guarda caso, portarono alle dimissioni quasi contestuali di Giorgio Raggi della Coop Centritalia e di 4 membri Mps dal Cda della Popolare nel gennaio 2011.
L’offerta d’acquisto della Clitumnus, ora non avrà come interlocutore Antonini e company, ma, come si sperava, gli ispettori di bankitalia.
Quello che quindi sembrava un’operazione pulizia degli inflessibili giustizieri di Bankitalia, sarebbe per Il Giornale, una manovra accurata e letale per far fuori Antonini e offrire su un piatto d’argento Bps alla cordata Clitumnus, in cui oltre al referente Carbonetti, c’è anche un certo Colaiacovo, re del cemento di Gubbio.
Già proprio Gubbio, Don Matteo, Bps, articoli sui giornali, protesta di Tommaso Barbanera ai nostri microfoni ecc… tenetevi a mente questo collegamento, forse tra un pò ne scopriremo delle belle e chissà, qualcuno molto in alto a Spoleto scoprirà di avere dato fiducia in chi ci vuole far credere che ” Cristo è morto de friddu, quando….”
Intanto l’inchiesta del Giornale a firma di Gian marco Chocci promette di smascherare nuovi intrighi, noi siamo qui ansiosi ad aspettare……e a riferirvi.
GRAZIE AMICI DI SPOLETO SETTE GIORNI VI SEGUO SEMPRE MOLTO VOLENTIERI, SIETE FORTI, CHI VI SALUTA E’ ALVARO CORTEGGI, QUELLO CHE FACEVA I COLORI PER TUTTA SPOLETO, QUANDO AL C D COLORE C’ERA IL SOTTOSCRITTO ANDAVA TUTTO NEL VERSO GIUSTO, ADESSO, CHE NON CI SONO PIU’ IO FUNZIONA UN PO’ MENO. SALUTI.
GRAZIE AMICI DI SPOLETO SETTE GIORNI VI SEGUO SEMPRE MOLTO VOLENTIERI, SIETE FORTI, CHI VI SALUTA E’ ALVARO CORTEGGI, QUELLO CHE FACEVA I COLORI PER TUTTA SPOLETO, QUANDO AL C D COLORE C’ERA IL SOTTOSCRITTO ANDAVA TUTTO NEL VERSO GIUSTO, ADESSO, CHE NON CI SONO PIU’ IO FUNZIONA UN PO’ MENO. SALUTI.