Da quando è trapelata la notizia non si parla d’altro. E non solo a Spoleto. Se, infatti, la città del Festival si prepara ad accogliere la troupe che inizierà le riprese a maggio per poi fare una pausa nel periodo estivo (per via del Festival) e riprendere a settembre e a ottobre, gli animi di Gubbio sono lontani dall’essere placati.
Anche il vescovo, infatti, è “furibondo”, come si legge dalla lettera che sindaco e prelato eugubini hanno firmato insieme: le loro parole parlano di offerte fatte alla Lux Vide certamente non inferiori a quelle spoletine, ma anche di un dispiacere da parte della città tutta che sicuramente non tarderanno a rimarcare in numerose sedi.
E’ pur vero, però, che l’offerta della nostra città stavolta non sembra essere niente male: camere gratis, così come i pranzi, grazie alla disponibilità di albergatori e ristoratori. Non solo: il Comune metterà a disposizione tutti gli spazi pubblici necessari, non meno che alcune risorse economiche al fine di dar maggior valore possibile ad un progetto che incrementerebbe lo sviluppo della città.
Ultime indiscrezioni: tra le sedi prescelte spuntano il Caio Melisso, come casa di Don Matteo e palazzo Bufalini che sarà adibita a sede della compagnia dei carabinieri. Ma pare che ad essere adocchiata sia stata anche la chiesa di San Gregorio.