Accusati di favoreggiamento della prostituzione e di sfruttamento un fratello ed una sorella di origini rumene ai danni di due giovani, loro connazionali.
L’operazione, che ha condotto all’arresto dei due, è stata guidata dalla compagnia di Spoleto e coordinata dal sostituto procuratore Albano ed è iniziata con l’anno nuovo, in seguito ad alcune segnalazioni di cittadini che avevano notato le due ragazze.
Dopo appostamenti e pedinamenti, si è avuto il quadro completo: le due giovani venivano fatte prostituire dalle 9.30 circa fino al tramonto, con un tariffario che andava dai 30 ai 50 euro a prestazione, guadagnando così circa 300 euro a giorno a testa. La clientela era per lo più formata da ternani e spoletini, ma anche da autotrasportatori di passaggio.
Un’organizzazione dunque che si stava facendo strada in una piazza “pulita” come quella spoletina.
Martedì mattina, invece, sono scattate le manette e conseguentemente fatte le perquisizioni, tanto personali quanto domiciliari, durante le quali sono finiti sotto sequestro circa 2500 euro, preservativi, cellulari e un’agenda con annotati numeri ed appuntamenti i quali lasciano pensare che l’attività di prostituzione continuasse anche in casa, nelle ore serali.
L’uomo si trova ora nel carcere di Maiano, mentre la donna in quello perugino. Nei prossimi giorni verranno ascoltate anche le due ragazze al fine di stabilire ulteriori responsabilità.