Riceviamo e pubblichiamo:
Ancora una volta abbiamo la dimostrazione di come i politici locali non riescano a far fronte ai problemi che il loro Ruolo Istituzionale pone.
Sabato 23 febbraio, la stampa locale riportava un’intervista a Stefano Lisci, Vice Sindaco di Spoleto e Assessore all’ambiente, in cui spiegava come il problema Raccolta Differenziata a Spoleto (in tutto il territorio gestito da VUS, diciamo noi) va risolto su scala Regionale, dato che mancano gli impianti, soprattutto un termovalorizzatore. Come dire: se avessimo gli impianti la RD sarebbe al 100? Anziché iniziare dalla fine del processo, più saggio sarebbe realizzare una RD ad altissimi livelli e solo poi valutare la quantità e la composizione dell’indifferenziabile/non riciclabile e quindi stabilirne il fine vita. I Comuni virtuosi ci dimostrano, difatti, che la raccolta differenziata dipende dall’organizzazione della raccolta stessa e non dagli impianti esistenti sul territorio, che verranno poi realizzati di conseguenza.
Il Comune di Spoleto, nel gioco della RD, ha fatto ciò che era in suo potere, aumentare, destinandolo alla VUS, la Tarsu del 14% pari a 630 mila euro per “garantire la copertura del costo del servizio a seguito dello sviluppo dell’attività di raccolta differenziata con l’obiettivo di raggiungere il 55% nel mese di dicembre 2012 ed una media del 47% nell’anno 2012”, come si legge nella Relazione previsionale e programmatica 2012-2014. Tanti soldi per un obiettivo neppure raggiunto! In questo caso la colpa è della VUS.
Magari averci pensato prima avrebbe aiutato a raggiungere l’obiettivo, magari una volontà politica più forte avrebbe “obbligato” la VUS a realizzare un vero sistema di RD. Ma poi quei soldi non vanno neanche per la RD, ma per il trasporto dei rifiuti a Borgo Giglione. Anche in questo caso la responsabilità della mancanza di un sistema di RD dipende da qualcun altro: la VUS, il Comune non può far altro che “metterci una pezza” togliendo fondi alla RD e rindirizzandoli all’indifferenziata. Stigmatizziamo questa soluzione come risolutiva al problema. Quando ci si deciderà per una vera raccolta differenziata come già esiste in moltissimi comuni. Cosa farà il Comune di Spoleto terminata anche Borgo Giglione se nel frattempo non avrà avviato una raccolta differenziata spinta, si limiterà a trovare un’altra discarica e … così via?
Dunque il Comune toglie i fondi alla RD e li rindirizza all’indifferenziata. Stigmatizziamo questa soluzione.
Chiediamo quando ci si deciderà per una vera raccolta differenziata come già esiste in moltissimi Comuni?
Cosa farà il Comune di Spoleto una volta colmata la discarica di Borgo Giglione? Si limiterà a trovarne un’altra?
Osservatorio Rifiuti Foligno-Spoleto