I carabinieri del Nas di Perugia hanno scoperto che l’inchiesta venuta fuori più di un anno fa dagli ospedali di Narni e Amelia sui falsi ricoveri per aggirare le liste d’attesa e non pagare il ticket è in realtà ben più grande. Nel mirino dei militari sono finiti infatti anche gli ospedali di Perugia, Spoleto, Umbertide, Città di Castello, Pantalla e probabilmente altri.
Il caso di Narni- Amelia, dunque, è stato solo il primo ad essere scoperto in ordine cronologico, ma ora le indagini evidenziano che i reati contestati e il numero dei casi sono circa gli stessi: i reati contestati a vario titolo (tra medici, pazienti ed infermieri) sono quelli di truffa, falso e esercizio abusivo della professione medica. Nell’ospedale di Narni- Amelia su 2500 casi ne sono stati contestati 250 e negli altri ospedali sembrerebbe che la percentuale sia più o meno la stessa.
Il trucco era questo: per far fare analisi o ecografie a parenti e amici gratis e facendoli passare avanti a tutta la lista d’attesa, questi venivano ricoverati e poi, da reparto a reparto, si chiedeva di poter effettuare un determinato esame.
Quando però i militari hanno effettuato il controllo a ritroso, è risultato chiaro che per gli esami fatti tramite ricovero non risultava alcun riscontro pratico, dal momento che questo era fittizio.
Dalla scoperta agli accertamenti in tutta l’Umbria, poi, è stato un passo.