La carne si sa è debole, ma se neanche il saio riesce a frenare i bollori allora siamo veramente nei guai. Questo deve aver pensato una ragazza che stava affrontando come volontaria una missione in Guatemala.
A molestarla, secondo l’accusa, sarebbe stato un frate, ex vicario provinciale dell’Ordine dei Francescani Minori.
La ragazza nelle sue numerose pagine di denuncia , fa partire la vicenda già da un’incontro avuto con il religioso in un ufficio all’interno del santuario Hermano Pedro, incontro nel quale ci sarebbero state da parte del frate già pesanti tentativi di molestia sessuale. La ragazza sarebbe scappata a piedi sotto la pioggia , tanto sarebbe stato lo choch dovuto all’inaspettato comportamento, che aveva portato il religioso ad aprile la camicetta ed a metterle le mani dentro al reggiseno, accompagnando il gesto con parole infuocate.
Ma il bello doveva ancora venire. Infatti la sera stessa la giovane aveva dovuto partecipare ad una cena nella quale il religioso aveva riservato per lei proprio il posto al suo fianco. Una volta seduti vicini, il frate le aveva chiesto di allargare le gambe e cominciato a toccarle le parti intime ed aveva chiesto poi all’avvenente giovane di mettere la sua mano sotto al saio per farsi toccare le sue.
Sconvolta ovviamente dall’accaduto , la ragazza aveva mandato un mail ad un responsabile francescano in Italia, che però aveva cercato di minimizzare l’accaduto, chiedendo di monitorare l’evolversi delle cose e pregandola di considerare la vicenda nell’ambito di una eventualità dovuta alla normale attrazione tra sessi.
La ragazza sempre più sconvolta ha deciso di denunciare l’accaduto, ma la prima udienza prevista per ieri è saltata per un difetto di forma e rinviata al mese di aprile.
Una storia piuttosto imbarazzante che fa tornare alla mente il recente volantino esposto dal parroco ligure sul fatto che i vestiti succinti e provocatori delle donne contribuiscono a liberare gli istinti maschili. Chissà che direbbe Don Pietro sulla vicenda ?