Un padre, 40enne spoletino, è finito sotto processo per maltrattamenti alla moglie e alla loro figlia.
Le violenze, fisiche e morali, sarebbero iniziate nel 2004, in concomitanza con la nascita della bambina. Strattonamenti e mani attorno al collo sarebbero stati comportamenti reiterati più volte, in una delle quali -addirittura- il giorno della nascita della bambina, tra le mura ospedaliere, l’avrebbe minacciata qualora la donna non si fosse decisa a trascorrere la prima parte della maternità a casa dei genitori.
Poi, i due si lasciano ma le molestie non finiscono. Una volta, durante un incontro tra i tre, l’uomo si sarebbe innervosito impaurendo la piccola salvo poi chiamare più tardi al cellulare la donna, minacciando il suicidio.
Oltre alle violenze, l’uomo si sarebbe rifiutato di sottoporre la bambina a trattamenti consigliati dal pediatra e dagli assistenti sociali nonostante la piccosa soffrisse di ritardi nel linguaggio e nella deambulazione.
La prima udienza del processo, rinviato per assenza del giudice, si terrà il 16 settembre.