Spoleto5Stelle: "Si scelgano scrutatori di seggio tra disoccupati e cittadini appartenenti a fasce sociali deboli"

Riceviamo da Spoleto5Stelle e pubblichiamo:

Vista la discrezionalità che concede la normativa riguardante la nomina degli scrutatori di seggio nella formazione delle graduatorie (leggi 95/89 e 53/90 modificate dalla legge 120/99) noi, come altri gruppi del MoVimento 5 stelle Umbria, proponiamo ai componenti della Commissione Elettorale Comunale che si facciano carico di introdurre quale titolo di priorità ai fini della nomina a incarichi relativi alla formazione dei componenti delle sezioni elettorali del Comune, la valutazione dello stato di disoccupato/inoccupato e di scegliere in modo prioritario (fra quei cittadini che hanno espresso la propria disponibilità nell’apposito albo) quelli appartenenti a fasce sociali deboli.

Il compenso base di uno scrutatore è di 120 euro mentre. Non saranno molti, ma sicuramente aiutano.

OGGETTO:           MOZIONE SULLE MODALITÀ DI SCELTA DEGLI SCRUTATORI DI SEGGIO

 

 

 

PREMESSO CHE

 

–          Sono oramai prossime le Elezioni Politiche che si terranno i prossimi 24 e 25 febbraio 2013;

–          E’ cospicua presenza nel Comune di Spoleto di cittadini disoccupati, ed in particolare modo di giovani e donne;

–          La normativa di riferimento in relazione alla nomina degli scrutatori di seggio è l’art. 6 della legge n. 95 dell’8 marzo 1989, sostituita dall’art. 9 comma 4 della legge 21 dicembre 2005 n. 270, ulteriormente modificato dalla legge n. 22 del 27 gennaio 2006;

–          La normativa di cui sopra, concede margini di discrezionalità nella formazione delle graduatorie, attingendo tra i cittadini che hanno espresso la loro  disponibilità nell’apposito albo.

Il sottoscritto DAVIDE PLACIDI, consigliere comunale per la Lista Civica Spoleto a 5 stelle, propone una mozione all’Amministrazione per chiedere che venga introdotta, quale titolo di precedenza ai fini della nomina ad incarichi relativi alla formazione dei seggi, la valutazione dello stato disoccupato/inoccupato, o comunque l’appartenenza alle fasce sociali più deboli, con l’obiettivo di ristabilire un principio di democrazia e trasparenza.

 

Rivolgendomi alla vostra sensibilità, auspico che la proposta venga presa in considerazione.