Sono 31 sparsi in tutt’Italia gli indagati nell’inchiesta aperta dalla procura di Firenze riguardante la Tav e tra loro spunta anche il nome di Maria Rita Lorenzetti, ex presidente della regione Umbria.
Tra gli indagati, oltre a lei, attuale presidente di Italferr (la società di progettazione del gruppo Ferrovie), ci sarebbe anche il dirigente Lombardi. I reati contestati agli indagati sarebbero vari: dalla corruzione alla truffa ai danni della pubblica amministrazione, dall’ associazione a delinquere alla gestione abusiva dei rifiuti. In particolare, alla Lorenzetti sono contestati: l’abuso d’ ufficio, corruzione e l’associazione a delinquere.
Intanto, i carabinieri del Ros che conducono l’inchiesta insieme alla Forestale hanno posto sotto sequestro la maxi- trivella Monnalisa che si trova nel cantiere fiorentino al fine di realizzare il tunnel per il passaggio dei treni che dovrebbero arrivare alla stazione ferroviaria sotterranea.
Gli appalti pubblici per la costruzione delle ferrovie avvengono dopo la stipula del contratto tra “RFI spa”, società non pubblica, e l’appaltatore a sua volta anche lui rappresenta una società privata. Però si osserva quanto segue:
1)La direzione lavori viene affidata da “RFI spa” alla società “Italferr spa” al costo di circa 15% dell’importo dell’appalto;
2)I costi delle opere sono finanziati con il danaro pubblico;
3)I collaudatori statici sono nominati dalla società “Italferr spa” e vengono pagati dall’appaltatore;
4)I collaudatori tecnici-amministrativi sono nominati e pagati dalla società “RFI spa” . (i collaudatori tecnici amministrativi sono dipendenti, o già in pensione, di “Italferr” o “RFI”).
La domanda nasce spontanea: Dove è lo stato in tutto questo e che ruolo effettivo compie per il controllo dei lavori e del danaro pubblico?!!!!!!!!!
Faccio presente che le assunzioni nelle predette società sono esclusivamente a descrizione dei dirigenti e non sono scelti in base ad concorso pubblico.
Gli appalti pubblici per la costruzione delle ferrovie avvengono dopo la stipula del contratto tra “RFI spa”, società non pubblica, e l’appaltatore a sua volta anche lui rappresenta una società privata. Però si osserva quanto segue:
1)La direzione lavori viene affidata da “RFI spa” alla società “Italferr spa” al costo di circa 15% dell’importo dell’appalto;
2)I costi delle opere sono finanziati con il danaro pubblico;
3)I collaudatori statici sono nominati dalla società “Italferr spa” e vengono pagati dall’appaltatore;
4)I collaudatori tecnici-amministrativi sono nominati e pagati dalla società “RFI spa” . (i collaudatori tecnici amministrativi sono dipendenti, o già in pensione, di “Italferr” o “RFI”).
La domanda nasce spontanea: Dove è lo stato in tutto questo e che ruolo effettivo compie per il controllo dei lavori e del danaro pubblico?!!!!!!!!!
Faccio presente che le assunzioni nelle predette società sono esclusivamente a descrizione dei dirigenti e non sono scelti in base ad concorso pubblico.
Sfido chiunque di trovare un cantiere che impiega meno del doppio del tempo (rispetto a quello di gara) per realizzare le opere.
In genere non si trova mai un colpevole e si giustificano i ritardi dicendo “per motivi non dipendenti dalla stazione appaltante né dall’appaltatore”. Troverai sempre un cataclisma che ha impedito il normale proseguo dei lavori.
La sfida è anche valida per chi trova un’applicazione di una penale per i ritardi nelle esecuzione dei lavori.
I capitolati sono molto severi sulla carta.
Sfido chiunque di trovare un cantiere che impiega meno del doppio del tempo (rispetto a quello di gara) per realizzare le opere.
In genere non si trova mai un colpevole e si giustificano i ritardi dicendo “per motivi non dipendenti dalla stazione appaltante né dall’appaltatore”. Troverai sempre un cataclisma che ha impedito il normale proseguo dei lavori.
La sfida è anche valida per chi trova un’applicazione di una penale per i ritardi nelle esecuzione dei lavori.
I capitolati sono molto severi sulla carta.