Giovedì 17 attesa neve a Spoleto

Avevamo già annunciato qualche giorno fa dell’abbassamento delle temperature che avrebbero portato in tutt’Italia gelo e neve ed ora, con l’avvicinarsi della perturbazione Morgana, si avvicina anche la neve.
Il tempo peggiorerà già da domani ma sarà tra giovedì e venerdì che le precipitazioni si trasformeranno in neve a cominciare dai posti con più di 700 metri di altitudine per poi colpire anche quelli in cui l’altitudine è di 300 metri.
Tra le località più a rischio ci sarà, dunque, anche Spoleto, insieme a Città di Castello, Gubbio, Gualdo Tadino, Norcia ma anche Perugia, Assisi e Todi. Insomma, buona parte della settimana sembra essere all’insegna del bianco per la maggior parte dell’Umbria, salvo poi cambiar tempo e migliorare verso sabato prossimo.

8 Responses

  1. : avremo un costante peggioramento, con il nord ed il centro che avranno delle precipitazioni che tenderanno ad aumentare d’intensità con il passare delle ore. Tra il pomeriggio-sera-notte, si avrà un’accentuata instabilità atmosferica sulle regioni centrali a causa di un’ideale curvatura ciclonica delle correnti in ingresso dalla valle del Rodano, con le precipitazioni che potrebbero divenire di forte intensità. Gran parte del sud sarà ancora in attesa. La neve cadrà sulle Alpi attorno ai 1500/1800 m, che a fine episodi su quelle nord-orientali diventeranno 1000 m. Sull’Appennino le quote saranno relativamente elevate, almeno in un primo momento, con quello settentrionale attorno ai 1800/2000 m (in calo nel finire degli episodi), mentre quello centrale vedrà comparire le prime nevicate attorno ai 2000 m durante la notte. I venti nel complesso saranno moderati da sud-ovest, forti sulla Sardegna. Quadro termico in calo dapprima al nord e poi al centro.

  2. : avremo un costante peggioramento, con il nord ed il centro che avranno delle precipitazioni che tenderanno ad aumentare d’intensità con il passare delle ore. Tra il pomeriggio-sera-notte, si avrà un’accentuata instabilità atmosferica sulle regioni centrali a causa di un’ideale curvatura ciclonica delle correnti in ingresso dalla valle del Rodano, con le precipitazioni che potrebbero divenire di forte intensità. Gran parte del sud sarà ancora in attesa. La neve cadrà sulle Alpi attorno ai 1500/1800 m, che a fine episodi su quelle nord-orientali diventeranno 1000 m. Sull’Appennino le quote saranno relativamente elevate, almeno in un primo momento, con quello settentrionale attorno ai 1800/2000 m (in calo nel finire degli episodi), mentre quello centrale vedrà comparire le prime nevicate attorno ai 2000 m durante la notte. I venti nel complesso saranno moderati da sud-ovest, forti sulla Sardegna. Quadro termico in calo dapprima al nord e poi al centro.

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