Crisi Ims, lavoratori di nuovo in Comune: perplessità sul fronte stipendi, paura per la cigs. Ora la palla passa al giudice

Lo sciopero dei lavoratori della Ims ex Pozzi è cominciato lunedì scorso, proseguito ieri a Perugia e non ancora terminato. Oggi le tute blu erano infatti di nuovo dentro palazzo Municipio. Questa volta ad attenderli c’era il sindaco Benedetti e un revisore dei conti del Casti Group, la signora Bastianelli, oltre all’assessore Proietti, che pure l’altra volta era presente.
Quello che si sa è che dal 16 gennaio la delicata questione passerà nelle mani del giudice che sarà la persona che dovrà valutare i diversi aspetti, almeno fino all’arrivo di un’ipotetica figura tecnica che potrebbe migliorare le sorti dei lavoratori.
Per prima cosa si dovrà affrontare la richiesta di cassa integrazione straordinaria, che già doveva essere firmata ma che è invece slittata. Su questo tema le rsu spiegano che il primo pagamento Inps arriverà sei mesi dopo l’attivazione della cigs: è pronto il territorio ad aiutare le 300 famiglie in difficoltà? Così sono partite alcune ipotesi di soluzioni: dagli sgravi sulle imposte locali, contributi, sussidi ma anche e soprattutto eventuali accordi con gli istituti di credito locali, in primo luogo la Bps. Il bilancio non permette grandi manovre -ha sentenziato il sindaco Benedetti- ma potranno essere vagliate alcune ipotesi, tanto con le banche quanto con la Regione. Giovedì prossimo, dunque, sindaco, assessore Riommi, dirigente Rossetti e lavoratori si ritroveranno a palazzo municipio per fare il punto della situazione.
C’è stata poi la questione degli stipendi arretrati, su cui le proprietà hanno assicurato un completo seppur graduale ripianamento ma su cui sindaco e revisore dei conti nutrono forti dubbi, sopratutto perché l’operazione mal si concilierebbe con la procedura in tribunale. Gli operai, secondo quanto detto dalla proprietà ieri, hanno ribattuto che è stato assicurato che l’importo sarà coperto con i fondi dell’azienda. Ma di parole ne sono state spese fin troppe; per ora bastino quelle che annunciano che mercoledì prossimo i rappresentanti della proprietà dovranno recarsi in tribunale con tanto di bilanci per la proposta di concordato.