Crisi Ims, slitta firma cigs: tensione alle stelle. Poi, l'impegno a pagare gli stipendi arretrati

Quattro ore di trattativa, poi il risultato: slitta la firma della cassa integrazione straordinaria e si apre un piccolo spiraglio per il pagamento degli stipendi arretrati. Ma risultati a parte, la tensione di ieri tagliava l’aria, prova ne è stata che all’arrivo del direttore dello stabilimento Massimo Santoro in via Palermo, i lavoratori (che hanno presidiato per tutto il pomeriggio la sede di Confindustria di Perugia) lo hanno accolto a suon di fischi e lanci di uova e farina.
Il summit avrebbe dovuto portare alla firma per la cassa integrazione straordinaria per i 200 lavoratori della Ims, avendo esaurito quella ordinaria alla fine dell’anno. Invece, la firma è slittata e proprio quando la trattativa sembrava essere ad un punto morto, si è intravisto un piccolo spiraglio.
I vertici, non senza un acceso confronto, si sarebbero impegnati a versare gli stipendi arretrati entro le prossime 5 settimane, seppure a scaglioni; inoltre sarebbero anche spuntate 13 giornate di cassa integrazione ancora a disposizione. Due buone notizie, insomma, se non fosse che gli operai di promesse non vogliono più sentir parlare e attendono -sempre più impazientemente- i fatti.

Ora si attende l’esito dell’incontro di oggi, previsto per le 13.00, tra lavoratori, sindaco e alcuni rappresentanti di Regione. Poi, ci sarà l’assemblea dei lavoratori prima della quale, hanno dichiarato i sindacati, non proferiranno parola sulla situazione.