La discarica di Sant’Orsola è ormai stracolma e allora da due settimane a questa parte i rifiuti dell’Area vasta vanno dritti alla discarica di Borgo Giglione (Magione). L’Ati 2 (Perugia) ha infatti dato il proprio consenso, salvando così Spoleto e Foligno e applicando la tariffa di circa 50 euro a tonnellata (la stessa che applica ai suoi comuni) alle 30mila tonnellate di rifiuti prodotti dall’Area Vasta.
Questo salvataggio però ha fatto salire e pure di molto i prezzi di chiusura nell’Ati 3,che in sei mesi aumenteranno di 1,5 milioni. Il salasso verrà ripartito tra tutti i 22 comuni dell’Area vasta anche se la vera batosta la riceverà Spoleto che dovrà pagare circa mezzo milione di euro, seguita da Foligno a cui spetta da pagare 400 mila euro. Spoleto inoltre per i prossimi sei mesi non riceverà l’indennità ambientale inerente al conferimento della discarica di Sant’Orsola.
Di punto dolente però ce n’è anche un altro e riguarda il futuro. L’Ati2, infatti, ha posto come termine massimo il 30 giugno, data entro la quale dovrà essere completato l’iter di approvazione del progetto di recupero di 65 mila metri cubi nella discarica di Sant’Orsola consistente di fatto nel cambiamento della tecnica di copertura dei rifiuti: teloni di plastica anziché materiali terrosi.
Ma anche se questo progetto (e relative autorizzazioni) venissero approvati per tempo, la discarica di Sant’Orsola potrebbe continuare ad ospitare rifiuti solo fino a dicembre 2014. E se invece ci fosse qualche intoppo, ipotesi -di fatto- probabile? Nel breve periodo, l’unica alternativa per i rifiuti di Spoleto e Foligno sarebbe Le Crete di Orvieto anche se il costo, secondo alcuni, supererebbe i 4 milioni di euro a semestre solo per l’Area vasta.
Ma per allontanare scenari peggiori mentre si pensa ad una soluzione per la chiusura del ciclo dei rifiuti, anche questa ipotesi resta aperta.
Un’Inceneritore ?
Un’Inceneritore ?