Sono partiti uniti e convinti di portare avanti la loro battaglia, una battaglia che in un Paese dove il primo articolo delle Costituzione dice L’Italia è una repubblica fondata sul lavoro non dovrebbe nemmeno avvenire e invece eccoli là, oltre cento operai spoletini a “marciare” verso il Palazzo a chiedere spiegazioni sull’assordante silenzio della politica comunale ma anche provinciale, regionale e nazionale.
I lavoratori IMS, stremati dai 4 mesi di stipendio non ricevuto e alla vigilia dell’inizio della cassa integrazione straordinaria, hanno iniziato il loro sciopero stamane alle 6 presidiando i canelli dello stabilimento dove lavorano. Verificato l’ennesimo silenzio della proprietà, gli operai hanno organizzato un corteo non autorizzato e sono partiti alla volta del centro della città “armati” di striscioni, petrdi e tamburi.
Il corteo si è fermato sotto le finestre del Tribunale, poi è ripartito verso l’arcivescovato per avere un incontro col Vescovo il quale però era assente, così i lavoratori si sono diretti verso il vero obiettivo: il palazzo comunale.
Gli operai, fermi in piazza del Comune hanno chiesto di parlare con l’amministrazione, la quale, dopo un po’ ha accettato di incontrare i lavoratori.
Erano presenti il portavoce del primo cittadino Fausto Libori, la presidente del consiglio comunale Patrizia Cristofori, e l’assessore allo sviluppo economico Paolo Proietti. Il sindaco era assente, fuori città fino a martedì.
I toni si sono subito scaldati: i lavoratori non hanno perso tempo a sottolineare a gran voce l’immobilismo e il silenzio degli amministratori locali, ma anche dei politici regionali e dei “nostri” parlamentari, circa la situazione di uno stabilimento che occupa 300 lavoratori spoletini, chiedendo anche di sapere qualcosa circa la procedura di concordato preventivo in scadenza tra poco.
L’amministrazione ha ribadito che l’attenzione delle istituzioni è alta, come lo è sempre stata, e che d’altra parte la proprietà non è molto disponibile a confrontarsi.
Il Sindaco, raggiunto al telefono, ha fissato un incontro con i lavoratori mercoledì mattina.
Intanto domani, apprendiamo da Umbria24.it, nella sede regionale di Confindustria “le organizzazioni sindacali sono state convocate per firmare la cassa integrazione straordinaria (cigs), richiesta per i 200 operai della ghisa (Ims) i primi a esaurire il monte ore dell’ordinaria, mentre nel repartino dell’alluminio la cigs è attesa per i primi di marzo.
Basta vogliamo la verità!!!!castiglioni santoro ecc…ci havete stufato da ora in poi se nn pagate nn si lavora,vi soete intascati i nostri soldi x hanni fondi cometa nn versati,contributi,debiti col vus(nn poco)immondizia state e avete rovinato spoleto VERGOGNIAAAAAA……BASTA….CAROGNIEEEEEEE……. domaniore 8:30circa davanti alla pozzi poi dopo tutti a perugia
Basta vogliamo la verità!!!!castiglioni santoro ecc…ci havete stufato da ora in poi se nn pagate nn si lavora,vi soete intascati i nostri soldi x hanni fondi cometa nn versati,contributi,debiti col vus(nn poco)immondizia state e avete rovinato spoleto VERGOGNIAAAAAA……BASTA….CAROGNIEEEEEEE……. domaniore 8:30circa davanti alla pozzi poi dopo tutti a perugia