I Mercatini di Natale si sono appena conclusi eppure le polemiche, iniziate da un bel pezzo, non accennano a diminuire. Oggi, passeggiando per il nostro bel centro storico, ci siamo imbattuti nelle impressioni di chi, questo mercatino, lo ha vissuto ogni giorno da venditore. Stiamo parlando dei commercianti delle bancarelle e in particolare, di quelle site in piazza della Libertà.
Alle lamentele riguardo la poca vita nel centro storico spoletino siamo abituati, ma cosa dire se anche un’iniziativa che sembrerebbe fatta ad hoc per far rivivere certi luoghi, a detta di alcuni, fallisce? Ma c’è di più: l’attacco, infatti, stando a quanto siamo riusciti a sapere, sarebbe su più fronti.
In primis, secondo quanto riportato, ci sarebbe la poca pubblicità fatta all’evento, cosa che già di per sé avrebbe ristretto la torta dei possibili visitatori/ compratori. Collegato a questo, la scarsa organizzazione e, in particolare, la mancanza di attrattive: basti pensare, dice qualcuno, che la casina di Babbo Natale (uno stabile posto in piazza della Libertà) è rimasta quasi sempre chiusa! Come si può catturare l’attenzione della gente in questo modo? – si chiede un venditore. Senza considerare la somma di denaro che l’azienda aggiudicatrice del bando regionale ha preso e che avrebbe permesso, secondo alcuni, un’organizzazione migliore.
C’è poi anche un’altra questione economica. Infatti, a molti dei presenti non è andato giù aver pagato 350 euro per tutta la durata dell’evento e non solo perché, ci dicono, in altri posti ben più importanti (dal punto di vista di questo tipo di commercio, s’intende) la cifra da pagare è di poco superiore, ma anche e soprattutto perché gli accordi iniziali sarebbero stati diversi. Stando a quello che ci dicono, infatti, il “posto” non doveva essere pagato, o almeno questo era l’accordo. Insomma, a sentir certe fonti questi Mercatini sarebbero stati una grossa perdita su tutti i fronti oltre che una grande delusione.
C’è da dire però che all’altra parte dei Mercatini di Natale, quella sita in piazza Garibaldi, non è andata così male, almeno stando a quanto ci riferiscono altri venditori. Piazza Garibaldi, si sa, è un luogo molto più trafficato e qui non solo pare che la vendita sia andata bene ma soprattutto la delusione avrebbe lasciato il posto ad allegria ed aggregazione.
Comunque, la questione, lungi dal concludersi, è tutt’ora in corso: da quanto abbiamo appreso, infatti, sembrerebbe che dopo vari litigi informali, i sostenitori della linea del “fiasco”, stiano portando avanti la loro battaglia con metodi più ufficiali. Forse, dunque, non ci resterà che attendere qualche tempo per saperne di più sul prossimo round.