Maxi multa per calciatori spoletini: "Pipì e sperma sugli abiti dell'arbitro".

I fatti sono due.

Da una parte quello raccontato da alcuni giornali e prima ancora uscito in un comunicato della Federazione calcio in cui si mette nero su bianco che ignoti, durante il primo tempo della partita M8-Preci, hanno rubato il cellulare e il portafoglio dell’arbitro, ricoprendo gli abiti di quest’ultimo di pipì e liquido seminale. Pertanto, la Federazione ha deciso di sanzionare la squadra M8 con una maxi ammenda di 1500 euro.

Dall’altra parte c’è tutta una serie di considerazioni che fa Spoletosport e che fanno riflettere: come è possibile – scrivono – essere sicuri che si tratti realmente di liquido seminale, dato che tra la denuncia del fatto (sporta sabato) e l’emissione del comunicato della Federazione non c’è materialmente stato il tempo per compiere le analisi chimiche sugli indumenti? Tanto più che 1500 euro non sono proprio spiccioli per l’M8.
Staremo a vedere.
Intanto, il presidente Tommaso Montioni, che a quanto apprendiamo non era al corrente di tutto ciò, ha segnalato la faccenda ai legali che stanno verificando le ipotesi possibili.

AGGIORNAMENTO:La Federazione accusa la M8 ma la squadra non ci sta e risponde così

Apprendiamo, tramite comunicato che sta da ieri sera girando su facebook, che la squadra M8 rigetta tutte le accuse che gli sono state mosse dalla Federazione.
In particolare:
nega che due veterani della squadra come Capicotto e Montioni abbiano in alcun modo minacciato o usato violenza contro il giudice di gara e a questo proposito, essendo tali fatti avvenuti proprio sotto la tribuna, chiunque -si legge- potrà confermare quanto è veramente accaduto in campo.
Inoltre, cosa molto più importante vista anche la risonanza che il fatto ha avuto (essendo finito su molti dei quotidiani sportivi assodato come cosa certa), la M8 respinge formalmente tutte le accuse in merito al furto e ai comportamenti oltraggiosi (pipì e sperma sugli abiti dell’arbitro, lo ricordiamo) ai danni dello stesso, tanto più che nessun membro dell’M8 ha copia delle chiavi dello spogliatoio dell’arbitro né è stato rilevato dai Carabinieri alcun segno di forzatura nella serratura.
Nel comunicato si sottolinea poi la stranezza del comportamento di tale giudice di gara il quale, benché le azioni messe sotto accusa sarebbero avvenute nel corso del primo tempo, non ha avvertito nessuno (oltre a dichiarare di non trovare il portafoglio) scegliendo di far continuare la gara.
Per finire, conclude il comunicato, viste le pesanti accuse e l’altrettanto pesante pena pecuniaria (1500 euro), la squadra M8 si difenderà in ogni sede necessaria, quella penale compresa soprattutto perché -si legge- il nome di Marco Montioni in ricordo del quale la squadra è stata creata, non venga infangato da situazioni simili.
Insomma, questo episodio che inizialmente sembrava avere dell’incredibile, pare divenire di volta in volta più intricato.

2 Responses

  1. Fosse solo urina, il fatto sarebbe meno grave?

  2. Fosse solo urina, il fatto sarebbe meno grave?

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