Infuocato comunicato del comitato 5stelle sulle vicende dell’acqua inquinata. Ecco le dure accuse :
E’ di alcuni giorni fa la notizia delle indagini dei Carabinieri di Spoleto, su delega del Procuratore della Repubblica di Spoleto, da cui potrebbero emergere responsabilità penali in capo a dirigenti e personale della V.U.S. e dell’A.S.L. in merito al recente caso di inquinamento dell’acquedotto del comune di Spoleto. Poi ieri ci siamo ritrovati ancora con l’ennesimo problema acqua che affligge questa martoriata città ducale: non solo l’escherichia coli, ma anche la rottura del più importante e più salutare acquedotto spoletino, quello dell’Argentina che serve tutta la parte centrale di Spoleto.
Ora possiamo capire che questo è stato un caso imprevedibile ma non ci capacitiamo sul perché ogni volta manchi l’informazione giusta: ieri mattina era impossibile avere notizie su quanto stava accadendo, anche attraverso i numeri della Vus dove rispondeva una vocina rimandando altrove e con tempi di attesa poco razionali. Come si può in piena era digitale non avere notizie dal maggior responsabile di tale servizio?
Tornando al problema acqua inquinata, purtroppo, ancora una volta, ci dobbiamo dolere del fatto della mancata sensibilità da parte dei nostri amministratori nel tutelare l’integrità del nostro territorio.
La presenza accertata di tetracloroetilene in pozzi privati e l’inquinamento dell’acquedotto rilevano la drammatica situazione ambientale in cui versa il nostro territorio.
La difesa dell’ambiente, per molto tempo derisa e sottovalutata, si pone ora come priorità assoluta nell’agenda di un buon amministratore pubblico; tutti abbiamo potuto toccare con mano cosa significa avere l’acquedotto pubblico inquinato.
Spoleto 5 Stelle ha in passato denunciato la presenza di fossi di scolo di acque piovane trasformati in fogne a cielo aperto (segnalati sia per mezzo stampa sia in Consiglio Comunale), segnalazioni totalmente prese sottogamba. (è di qualche giorno fa la notizia sugli scoli abusivi di San Brizio).
A questo punto ci auguriamo che la magistratura porti a compimento le sue indagini, ma non basta, non ci può bastare. Non possiamo più tollerare di essere amministrati dagli attuali soggetti che dovrebbero DIMETTERSI senza nemmeno che qualcuno glielo chieda.
E’ una questione di scelte politiche, non possiamo più tollerare ulteriori insediamenti inquinanti, impianti a biomasse o inceneritori (piccoli e grandi) che crescono come funghi senza un governo, discariche abusive in ogni dove, fogne a cielo aperto, fabbriche inquinanti e/o pericolose totalmente ignorate che permangono in zone densamente abitante, gestione dei rifiuti neanche degne di politiche degli anni ’70, politiche di gestione dei rischi del territorio e delle emergenze inesistenti o gestite con approssimazione, piani regolatori incompatibili con i più rudimentali fondamenti di urbanistica e di sostenibilità.
Non c’è da meravigliarsi se ancora una volta la magistratura deve “mettere un pezza” alla inadeguatezza della classe politica e della classe dirigente locale che rispecchia benissimo quella nazionale.
L’ambiente è uno solo, i modi per inquinarlo, tanti.
Pertanto, oltre ad auspicare le dimissioni dei dirigenti VUS e ASL indagati o comunque responsabili della gestione servizio e controllo idrico, chiediamo a tutta l’opposizione di firmare una mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco in quanto egli è “autorità comunale di protezione civile (art. 15 della legge 225/92)”, sia per per motivi di diretto e inequivocabile obbligo giuridico a carico del primo cittadino: “il Sindaco ha l’obbligo di informare la popolazione sui pericoli da calamità” (art. 12 della legge 265/99) e “ha l’obbligo di realizzare piani di allertamento e allontanamento della popolazione dalle aree a rischio” (art. 1 del D.L. 180/98)!
Ognuno si prenderà, di fronte alla città, le proprie responsabilità di consigliere.