Qualche giorno fa la Curia ha depositato l’istanza con cui ha rinnovato la richiesta di un anno fa volta ad effettuare sopralluoghi tecnici nella Chiesa di San Giacomo (sotto sequestro da due anni) e, insieme a questa, una relazione tecnica in cui si evidenzia come una lievissima scossa sarebbe sufficiente a far crollare il resto della chiesa, fatto che si evince dagli unici rilievi che sono stati autorizzati dal sostituto procuratore Albano.
Ora, a distanza di qualche giorno, l’appello dell’arcivescovo Boccardo alla Procura: una pacata ma decisa sollecitazione affinché non si verifichino altri danni alla Chiesa, senza trascurare le esigenze dei fedeli di San Giacomo che sono costretti ad una vita parrocchiale limitata. Un appello che racchiude in se il timore che le opere di messa in sicurezza della chiesa immediatamente dopo il crollo non siano più in grado di garantire, ad oggi, la tutela di quel patrimonio.