Continuano le proteste delle comparse e degli attori del film “To be king” per il mancato compenso e questa volta il “Pay Kasander Pay”, il Comitato Creditori formato, appunto, da chi non ha visto un euro per il servizio effettuato, si è diretto a Roma, al Festival Internazionale del Film per consegnare al regista olandese Verhoeven una lettera in cui si chiedeva solidarietà nei loro confronti, contro il comportamento del produttore Kasander.
Ma non è questa l’unica cosa fatta dal Comitato “Pay Kasander Pay” (come leggiamo da una nota dell’ufficio stampa di To be king- Italia): la consegna di un appello al Direttore Marco Muller, l’invito a boicottare il cinema olandese e altri gesti sono tutti volti a sottolineare, seppur in senso simbolico, la gravità di quanto sta accadendo, spronando Kasander a pagare il debito che ha contratto.
Domani, giorno in cui verrà presentato al festival l’ultimo film di Kasander, il Comitato vuol far sapere al pubblico e alla giuria di quanto accaduto a Spoleto, di fredde notti passate alla Rocca Albornoziana e del lavoro di recitazione sotto la pioggia all’ex convento di Spoleto.
Che importanza ha, allora, l’ormai prossima uscita del film prevista per il 5 dicembre, di fronte a tutto questo?
Sono una delle comparse, ho scritto e ricevuto risposte sempre lunghe e vaghe dalla Cornelius e dalla Kasander. Non sapevo di questa azione. Posso avere maggiori informazioni sulla Pay Kasander Pay per unirmi al coro?
Sono una delle comparse, ho scritto e ricevuto risposte sempre lunghe e vaghe dalla Cornelius e dalla Kasander. Non sapevo di questa azione. Posso avere maggiori informazioni sulla Pay Kasander Pay per unirmi al coro?