Ieri, durante la riunione della Commissione controllo e garanzia del Comune di Spoleto, il direttore generale Angelo Cerquiglini e l’assessore allo sviluppo economico Proietti, avrebbero sciolto il mistero: ad aver fermato il primo stralcio dei lavori sulla mobilità alternativa sarebbe la crisi di liquidità in cui si trova Umbria Mobilità.
A questo proposito, proprio per cercare di sbloccare la situazione, l’assessore Proietti avrebbe annunciato un tavolo tra le varie parti impegnate nella faccenda, perché la crisi di liquidità non è circoscritta solo all’azienda dei trasporti ma anche al Comune di Spoleto e al Ministero e i 6 milioni di euro mancanti non sembrano affatto di facile reperibilità. A quanto pare, considerata la riunione di ieri, il Comune avrebbe già stanziato la seconda tranche che gli spetta e che rimarrà in attesa che i fondi del Ministero e di Umbria Mobilità (più i rimborsi dell’Iva) vengano sbloccati e così, di conseguenza, anche i lavori.
Certo è che, nonostante i rappresentanti dell’amministrazione comunale sembrino moderatamente ottimisti, le dimissioni del Cda dell’azienda (di UM), azione volta a superare la difficile situazione finanziaria della società, non contribuisce a dare rassicurazioni.