La vicenda ha origine qualche mese fa quando, durante un ordinario controllo, una volante ferma un camion pieno di oggetti in rame, ferro, ghisa ed altre leghe con a bordo tre uomini senza alcuna autorizzazione di trasportare il suddetto materiale, cosa che ha fatto immediatamente scattare la denuncia per violazione del Testo unico per l’ambiente a carico dei tre.
Qualche tempo dopo, uno degli agenti del commissariato viene informato riguardo al furto delle catene del monumento ai caduti di Spoleto, furto che nessuno aveva però denunciato.
Ed ecco che, nel giro di qualche giorno, gli agenti del commissariato mettono insieme i frammenti del puzzle e, ricollegando i pezzi, passano alla pratica: confrontano alcuni dei documenti sequestrati con documenti fotografici e convocano alcuni tecnici del Comune, i quali riconoscono quelle catene come appartenenti al monumento.
Per i tre ladri, residenti al campo nomadi di Roma, è immediatamente scattata una denuncia per ricettazione; il monumento invece riavrà le sue catene (già riconsegnate in Municipio) nelle settimane a venire.