Anche per Novelli è stata presentata l’istanza di concordato preventivo. A rischio 720 posti di lavoro, divisi tra i cinque siti umbri dell’azienda: Spoleto (uova), Amelia (uova e pane) e Terni (mangimificio). Molti lavoratori hanno “invaso” la sala del consiglio comunale per parlare direttamente con l’amministrazione.
A rendere le cose ancora più difficili c’è lo stato d’emergenza in cui vertono i due milioni di galline allevate a San Martino in Trignano che sembrano siano rimaste senza cibo.
Il Sindaco ha allertato la Prefettura e se, entro martedì, non sarà consegnato il mangime sarà costretto a prendere dei provvedimenti di natura sanitaria.
I sindacati fanno presente che se perdono le galline e salta l’allevamento è la fine, per cui serve agire in fretta e chiedono alla proprietà di non esitare, di uscire allo scoperto.
L’emergenza è alta. Si spera dei vari incontri prossimi, infatti lunedì la proprietà incontrerà a Roma i rappresentanti sindacali, martedì incontrerà la Regione e mercoledì il Ministero.
2 Responses
I commenti sono chiusi.
questa è l’ennesima storia che ci fotografa la situazione di un’italia ormai abbandonata a se stessa che sta andando alla deriva. un’italia in cui non è più ammesso sognare, in cui un lavoro sicuro è un privilegio ormai per pochi, il cui futuro è in mano di persone che non si rendono proprio conto di cosa significa essere precari o disoccupati. mi dispiace tremendamente per le 720 persone che rischiano di non avere più un lavoro. ma la cosa più umiliante, che mi fa vergognare diappartenere al genere umano, è che 2 milioni di galline, 2 milioni di vite, stanno morendo di fame, in attesa di sindacati, consigli regionali, o del ministero. come può una società crescere quando non abbiamo più alcun rispetto per la VITA??????
questa è l’ennesima storia che ci fotografa la situazione di un’italia ormai abbandonata a se stessa che sta andando alla deriva. un’italia in cui non è più ammesso sognare, in cui un lavoro sicuro è un privilegio ormai per pochi, il cui futuro è in mano di persone che non si rendono proprio conto di cosa significa essere precari o disoccupati. mi dispiace tremendamente per le 720 persone che rischiano di non avere più un lavoro. ma la cosa più umiliante, che mi fa vergognare diappartenere al genere umano, è che 2 milioni di galline, 2 milioni di vite, stanno morendo di fame, in attesa di sindacati, consigli regionali, o del ministero. come può una società crescere quando non abbiamo più alcun rispetto per la VITA??????