Non si conosce l’autore del gesto ma di certo le condivisioni sono tante: da quando è stata messa su facebook questa foto, ha fatto il giro di molte bacheche spoletine.
Forse a qualcuno sarà sembrato un gesto simpatico, ma sicuramente per i più questa scritta è stata solo una trascrizione originale di quello che pensano della loro città.
Che le multe fossero uno dei maggiori introiti del bilancio del Comune, era già stato detto ed evidentemente, nonostante le smentite, si continua anche a pensarlo. Ma, cosa ancor peggiore, pare che gli spoletini siano sempre più scettici riguardo a tutto il potenziale della propria città capace di ospitare turisti e di farsi amare dai propri cittadini. Come se Spoleto non fosse più così tanto accogliente. Multe a parte, s’intende!
Che ne pensate?
condivido angelino,in via s.paolo ,che è tutta dissestata,invece di rifare il manto stradale hanno piantato i parcometri :è tutta a pagamento…vergogna
condivido angelino,in via s.paolo ,che è tutta dissestata,invece di rifare il manto stradale hanno piantato i parcometri :è tutta a pagamento…vergogna
Spoleto è diventata una delle città più ostili nei confronti dei cittadini e dei turisti che esistono in Italia.Parcheggi a pagamento(con tariffe esose)dappertutto,divieti di transito farraginosi , Ztl che ammazzano l’economia del centro storico ,viabilità stradale penosa con cantieri che durano decenni(come la Spoleto-Sansabino),turisti che ritornano a casa con il ricordo di una multa salata(polli da spennare).Tutto cio’ conduce a che Spoleto sta diventando una delle città piu’ povere d’Italia.
Spoleto è diventata una delle città più ostili nei confronti dei cittadini e dei turisti che esistono in Italia.Parcheggi a pagamento(con tariffe esose)dappertutto,divieti di transito farraginosi , Ztl che ammazzano l’economia del centro storico ,viabilità stradale penosa con cantieri che durano decenni(come la Spoleto-Sansabino),turisti che ritornano a casa con il ricordo di una multa salata(polli da spennare).Tutto cio’ conduce a che Spoleto sta diventando una delle città piu’ povere d’Italia.