Dal 1° giugno, il Palarota, ovvero il maggior impianto sportivo coperto della nostra città , non è più curato dai custodi comunali, ma per due mesi è stato preso in consegna da una società sportiva, in virtù di un progetto denominato “Adotta un impianto “.
Secondo indicazione dell’Ufficio sport , per mancanza di risorse, il personale comunale è stato dirottato alla pista di Atletica.
Alla società che rappresento, ovvero Il Movimento, che doveva usufruire del Palarota nei primi giorni di giugno per il tradizionale saggio di fine corso non è stata data alcuna comunicazione di questo cambiamento.
Siamo stati in contatto con l’Ufficio sport numerose volte nei giorni scorsi,e quindi ci sono state innumerevoli occasioni in cui sarebbe stato possibile comunicarci il fatto che non ci sarebbero stati più i tradizionali custodi o l’intenzione o la decisione di far adottare il Palarota da una società privata. Ma silenzio totale fino al 1° giugno, quando abbiamo chiesto spiegazioni.
Ora mi chiedo : siamo l’unica società a cui questo non è stato comunicato ? E quando è stata presa e da chi la decisione di “adottare il Palarota” ? Come mai è stato “adottato” Il palarota e non la pista di Atletica ? E sempre ricordando che è l’impianto sportivo pubblico principale della nostra città , come si è riusciti ad individuare proprio quella società e non altre ? Nessun’altra società aveva mai manifestato l’interesse per questo tipo di adozione ?
L’ufficio sport mi ha cordialmente risposto che non sono tenuti a darmi spiegazioni, ma già dal pomeriggio precedente il 1° giugno, membri della società adottante sono venuti nella nostra palestra ad interessarsi degli orari che avremmo fatto e di cosa avremmo fatto in quegli orari , pur avendo l’ordine di servizio fornito dall’Ufficio comunale . Come mai tanta premura per una società che dovrebbe solo chiudere ed aprire l’impianto e fare le pulizie ?
Forse la risposta è contenuta in quest’altra curiosità: alla nostra società non sono state concesse né la mattinata del 1° giugno , né quella del 3° , contrariamente a quanto avvenuto gli scorsi anni, con la giustificazione che quest’anno il Palarota ospita la mattina alcune scuole . Ma curiosamente, la mattina del 1° giugno invece delle scuole indovinate chi c’era ? La società che ha adottato l’impianto a fare allenamento ! Non è una strana coincidenza ?
Penso quindi che probabilmente per l’ufficio sport, la mia società , che fa attività sul territorio da 15 anni ed annovera 130 iscritti “veri” non è degna di dover ricevere spiegazioni sull’operato di detto ufficio.
Non so se è chiara la gravità e la tristezza dell’avvenimento. Aver dato in cura il principale impianto sportivo della città ad una società privata senza alcuna comunicazione né dell’intenzione di farlo né della decisione presa è qualcosa che contrasta profondamente con ogni principio di trasparenza e condivisione che è stato più volte sbandierato. Qualsiasi possano essere le risposte dell’Ufficio sport , come mai tutto questo silenzio ?
Senza entrare ulteriormente nel merito, credo che stavolta per me e per altre società che ho sentito la misura sia colma e sia arrivato il momento di capire seriamente come viene gestito lo sport nella nostra città.
P.S.
Da un breve giro di telefonate , mi risulta che anche altre società erano all’oscuro dell’adozione del Palarota.
Il Presidente
Francesco Ragni
Ma chi è la società privata che ha preso in gestione l’impianto? Come lettrice gradirei conoscerlo, anche perchè in genere per queste cose si fanno delle gare di appalto, così credo.
Ma chi è la società privata che ha preso in gestione l’impianto? Come lettrice gradirei conoscerlo, anche perchè in genere per queste cose si fanno delle gare di appalto, così credo.