Omicidio di Foligno: la confessione dell'assassino

A scatenare l’ira del 27enne macedone che ieri ha ucciso a colpi di cacciavite un 25enne polacco a Foligno sembra esserci un mix tra droga e gelosia.
L’episodio risale a 5 anni fa, quando sembra che il polacco abbia drogato l’attuale fidanzata del macedone per aprofittarne sessualmente. Quella di ieri quindi, sembra esser stata una sorta di regolamento dei conti ritardato.

Il macedone, stando alla sua confessione di fronte agli agenti, avrebbe chiesto al polacco come facesse a non vergognarsi per quello che aveva fatto alla propria ragazza. Il polacco avrebbe risposto che non si vergognava affatto di ciò, e questo sembra aver scatenato la reazione assassina del 27enne. Prima pugni e calci e poi i colpi fatali con il cacciavite.
Questo il succo della confessione che l’assassino ha reso ai Carabinieri.

Nell’officina del polacco sono state trovate due siringhe usate da poco e della cocaina. Sia la vittima che l’assino erano noti alle forze dell’ordine come assuntori. Stando a quanto riporta Umbria24.it, i due dovevano «farsi» la sera prima, ma poi hanno rimandato a mercoledì mattina.
Non è chiaro però come i due siano finiti a parlare di un episodio accaduto cinque anni fa tra la vittima e l’attuale fidanzata dell’assassinio. Un episodio di cui per cui c’era un rancore mai sopito. La ragazza ha confermato al pm quanto raccontato dal macedone che ora si trova nel carcere di Capanne.