Dopo tante peripezie è stato approvato il Bilancio del Comune di Spoleto. Soddisfazione e critiche , come sempre in questi casi , hanno accompagnato la votazione . Ecco il resoconto di Chiara Fabrizi , preso da Umbria 24.it
Sedici a tredici e bilancio di previsione approvato. A un quarto d’ora dal fischio di inizio di Italia-Germania e a sessanta minuti dall’arrivo in aula del decisivo consigliere democratico Marco Rutili, in convalescenza post operatoria e vincolato agli orari delle visite fiscali, la maggioranza del sindaco Daniele Benedetti riesce a licenziare il documento economico da 35.6 milioni di euro. Ma durante la discussione che ha preceduto il voto ai colpi assestati dalle opposizioni si è sommata la presa di posizione del consigliere Marco De Angelis, alleato del sindaco e unico eletto tra le fila della lista civica Citta unita.
De Angelis: «Restituisco la mia delega» Sì, perché nell’intervento in aula il giovane e sempre composto componente della maggioranza non ha mancato di rimarcare il deficit di partecipazione lamentato, a più riprese, dalla città. Anche perché è proprio a lui che il primo cittadino, poco dopo la vittoria elettorale, aveva assegnato il delicato compito di confronto con la cittadinanza, una sorta di mini delega che, dopo i primi entusiasmi, più che un’opportunità si è rilevata un vero e proprio grattacapo. «Rimetto la delega alla partecipazione – ha spiegato De Angelis – perché in questi tre anni non c’è stata alcuna possibilità effettiva di rispondere concretamente all’incarico affidatomi».
Maggioranza inquieta Come a dire, al di là della forma e magari pure delle intenzioni a mancare è una reale volontà di partecipare alla città le scelte più importante. E nonostante il sostegno confermato alla maggioranza, le parole di De Angelis hanno creato un certo imbarazzo tra i banchi della maggioranza, con diversi rappresentanti che, a malincuore e sottovoce, hanno messo la correttezza del ragionamento del collega. L’episodio, questo il punto, conferma una volta di più quel senso di insoddisfazione che da mesi aleggia tra gli alleati del sindaco.
Ancora impasse Ma anche l’umore degli uomini e delle donne del governo cittadino a cui, lo scorso 22 maggio dopo il terzo schiaffo sull’approvazione del consuntivo, sono state revocate le deleghe non è dei migliori.