Disonestà intellettuale;
chi ha voluto o dovuto crescere subito,
già ha dimenticato quel poco di imbarazzo
che le prime bugie raccontate potevano creare.
Ma i buciardi rimangono buciardi,
e la bucia offerta in modo spudorato oramai
è simbolo di potere,
infatti c’è chi le cazzate le può raccontare e chi no.
L’ unico problema,
per chi vive nella disonestà intellettuale,
è continuare a fare il buciardo immezzo ai buciardi;
è li che viene fuori veramente il buciardo,
la spudoratezza di frasi dementi offerte al popolo,
quasi senza logica,
e la voglia, mai sopita,
di ottenere un risultato per ogni cazzata detta.
E purtroppo l’ elettorato cerca questo,
gente che racconta cazzate.
Giorgio Mariottini