Il fenomeno della Mafia in generale ed in particolare dell’Ecomafia è stato spiegato ai ragazzi del Liceo delle Scienze Umane in una serie di incontri che hanno avvicinato alcuni esponenti di spicco della Magistratura agli studenti. Gli allievi si sono anche cimentati nel reportage giornalistico raccontando questa significativa esperienza nella parole che pubblichiamo di seguito.
TRA MAFIA ED ECOMAFIA CI CORRE SOLO UNA PARANOMASIA
Il 12 marzo le classi terze del nostro Liceo “Sansi-Leonardi Volta” dell’ indirizzo di Scienze umane si sono recate presso la “Sala Capitolare” del Liceo Artistico per trattare del tema dell’Ecomafia con i due Sostituti Procuratori del tribunale di Spoleto, il dottor Alessandro Tana e la dottoressa Michela Petrini.
Questo incontro è stato un ulteriore e significativo momento di un percorso di Educazione civica che ha avuto come argomento principale la legalità e la mafia e in particolare la modalità d’ infiltrazione di quest’ultima nel tessuto sociale, anche locale. Ci si è concentrati sul tema dell’ “Ecomafia” a partire dalla sua definizione, coniata da “Legambiente” nel 1994, che la identifica come quella tipologia di mafia che si concentra sullo sfruttamento delle risorse naturali a danno dell’ambiente, ad esempio attraverso lo smaltimento dei rifiuti delle imprese in modo inopportuno; in particolare in Umbria, ci è stato spiegato, questo ha luogo tramite l’eliminazione degli scarti prodotti dagli allevamenti e quindi principalmente è legata al settore agro-alimentare.
Ci ha sorpreso capire come l’ingresso della mafia nel nostro territorio sia dovuto in primo luogo all’accettazione da parte dei cittadini delle diverse tipologie di cosche mafiose; per chiarirci questo aspetto ci è stata sottolineata l’importanza della condivisione di alcuni valori nella società, a partire dal rispetto della “regola” che dovrebbe sovrintendere la norma affinché questa risulti veramente efficace; maggiore è la sua condivisione, infatti, minore è la possibilità della mafia di infiltrarsi.
Questa serie di esperienze svolte hanno permesso a noi ragazzi di non sottovalutare più così tanto questo fenomeno considerandolo qualcosa di lontano e distante, ma al contrario di renderci conto che la mafia è presente anche in piccoli territori, come quello umbro.
Gli incontri, il primo dei quali è stato tenuto dal Pubblico Ministero Dott. Fausto Cardella, si sono svolti anche grazie alle associazioni “Libera”, “Libera Umbria” e l’ ANM (Associazione Nazionale Magistrati) attraverso l’intermediazione del Dirigente Scolastico Prof. Mauro Pescetelli e l’impegno delle professoresse Viviana Mariani, Luigina Renzi, Camilla Mariani Zucchie Tania Scardabozzi.
di Chiara Camuffi e Noemi Fiore, 3°C
“É stato affascinante comprendere come il complesso reticolato sistema di leggi sia funzionale alla nostra società, ma allo stesso tempo si basi sui cardini morali di essa”.
“Uno strumento che ha arricchito il valore dell’esperienza è sicuramente quello del confronto tra gli alunni e i rappresentanti di un’istituzione come la procura della nostra città”.
“Un fenomeno subdolo e solitamente poco noto come l’ecomafia è stato affrontato analizzandone criticamente le cause e le caratteristiche, con riferimenti concreti al territorio umbro ed incentivando l’impegno civico degli studenti”.
“L’organicità del percorso informativo ed educativo riguardante il tema delle criminalità organizzate e la notevole preparazione degli esperti ha consentito a noi studenti di apprendere con un elevato grado di specificità un argomento così vasto e complesso”.
di Andrea Cera e Lucrezia Pagliuca , 3°A