Dante Alighieri: la toppa peggio del buco.
L’amministrazione Sisti condanna gli studenti a un viaggio della speranza quotidiano.
Dopo le note vicende dello scorso anno, a pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico, i genitori degli alunni della scuola media Dante Alighieri apprendono che il Comune ha richiesto l’attivazione di un servizio di trasporto pubblico con partenza dalla fermata della scuola Pianciani per via dei Tessili, sede dei nuovi moduli scolastici nell’area della Protezione Civile.
Sì, cari genitori, anche noi riteniamo che la soluzione logistica prospettata sia tragicamente imbarazzante, lontana dalle linee del TPL, ed è assurdo pensare che i nostri figli intendono usufruire del servizio di trasporto pubblico messo a disposizione debbano prima recarsi a Passo Parenzi per poi prendere la navetta messa a disposizione dall’ente per raggiungere Santo Chiodo, affrontando così un quotidiano viaggio della speranza.
Com’è d’obbligo fare, invitiamo l’amministrazione Sisti a prevedere soluzioni alternative.
Ma i problemi non finiscono qui: risulta infatti ancora più assurdo che gli alunni dell’ex scuola media Dante Alighieri debbano frequentare lezioni nei moduli scolastici che, come emerge dalla risposta resa dall’assessore Albertella a specifica interrogazione, evidenziano l’inquietante superficialità con cui questa amministrazione sta gestendo una questione di primaria importanza come la sicurezza ed il benessere dei nostri ragazzi.
Questa superficialità si manifesta nella mancanza di dettagli fondamentali relativi agli adempimenti obbligatori per legge, che non sembrano essere stati eseguiti. Non risulta, infatti, che siano state fatte valutazioni relative alle nuove disposizioni in ambito di edilizia pubblica derivanti dal COVID-19; inoltre, dato che la scuola sarà posizionata in un’area industriale, non risulta che sia stata effettuata una valutazione previsionale del clima acustico e non è chiaro se l’area della scuola rispetti attualmente i requisiti di rumorosità, considerando che la zonizzazione è obsoleta.
Infine, dalla risposta, non risulta se l’area sportiva rispetti le dimensioni e le dotazioni necessarie per le attività sportive scolastiche in sicurezza.
Oltretutto ci sembra assurdo, che dopo circa un mese nel cantiere non si sia visto un operaio e soltanto in questi giorni, dove è già presente corpo docente e non, ci siano contemporaneamente gli operai che stanno sistemando l’esterno dell’area.
Ci auguriamo che finiscano prima dell’inizio della scuola previsto per la prossima settimana.
Queste sono solo le problematiche più evidenti, che già basterebbero a rimettere in discussione l’intero progetto, non solo nella sua valenza politica, ma anche nella sua validità tecnica.
Si auspica che una politica regionale seria, alla quale ci riferiamo in richiesta di un supporto fattivo, possa risolvere l’annoso problema che si presenta e che ormai risulta ovvio e palese non possa essere risolto da un’amministrazione locale incapace, superficiale e lontana anni luce dalle reali necessità di ragazzi e famiglie.
ALESSANDRO CRETONI
ALESSANDRA DOTTARELLI
SERGIO GRIFONI
PAOLO IMBRIANI
GIANMARCO PROFILI