Tutto è avvenuto venerdì nell’appartamento di Roma che Flavio aveva da poco preso in affitto per studiare. La scoperta fatta dal suo coinquilino, l’arrivo del 118, la costatazione che non c’è niente da fare.
Il Messaggero che ne da notizia parla di un malore improvviso legato ad una patologia cronica.
La comunità campellina di cui Flavio faceva parte è sotto shock. Come si può morire a 20 anni, con tutta la vita davanti, con tutti quei sogni che un ragazzo speciale come Flavio aveva. Lo ricordo al Liceo Artistico in primo, in quel primo che si è appena diplomato lo scorso anno. Quelle simpatie a pelle, quella creatività sempre speciale. Aveva cambiato scuola, ma dopo qualche tempo ci eravamo rivisti in Piazza del Mercato e mi era corso incontro per abbracciarmi, perchè lui era così.
Non si può e non si deve morire a 20 anni. Ciao Flavio, da tutto il nostro staff le più sentite condoglianze alla famiglia.