Riceviamo e pubblichiamo la nota del Movimento 5 Stelle in polemica con l’On. Zaffini in merito all’Ospedale di Spoleto.
Eravamo quasi intenzionati a contattare la redazione di “Chi l’ha visto?” ma, dalle colonne di un noto giornale online, ci rasserena vedere che l’onorevole Franco Zaffini non ci ha abbandonati (sigh).
Ebbene sì, dopo mesi il Presidente della Commissione Affari sociali e sanità del Senato è tornato a parlare dell’ospedale di Spoleto commentando l’avvio dei lavori, che verranno effettuati al San Matteo degli Infermi, volti all’installazione del nuovo acceleratore lineare.
Noi del MoVimento 5 Stelle siamo felici della notizia, anche se estremamente tardiva, ma dobbiamo sottolineare come l’uscita di Zaffini ci faccia credere che forse sarebbe stato meglio se si fosse rifugiato nel suo (ormai solito) silenzio.
“E così scopriamo che all’ospedale di Spoleto ancora si smantella qualcosa: il vecchio impianto di radioterapia! In realtà, con il progetto del terzo polo oggi c’è un futuro per il S. Matteo ed il tempo dello smantellamento, durato vent’anni, è oggi finito all’insaputa di Sindaco e comitati vari“.
In un colpo solo è riuscito nell’intento di colpire un’intera comunità che ha visto migliaia di persone, insieme all’amministrazione comunale, manifestare insieme contro il progetto regionale di terzo polo ospedaliero.
Proposta che più volte abbiamo contrastato perchè ritenuta sbilanciata e non una vera ed utile integrazione. Contornata da lodevoli proclami che servono solo ad illudere il cittadino con le sparate sognatrici delle destre umbre e spoletine, uniche ormai a ritenere la situazione migliorata nel fronte della cura e della prevenzione.
La realtà però fa a pugni con le dichiarazioni del caro Presidente Zaffini, perché prima della scelta scellerata di trasformare il nostro ospedale in un Covid Hospital, a Spoleto c’era tanto più di oggi, dai cardiologi al punto nascita. Impossibile negarlo.
E proprio sul punto nascita ci chiediamo come si può giustificare l’uscita del tanto “presente” Zaffini, datata 6 marzo 2023, durante il Consiglio Comunale aperto di Foligno sulla sanità dove, con una rocambolesca definizione medico/scientifica sul parto come intervento programmato, dichiarò: “Nelle logica di integrazione dei due ospedali, il punto nascita è programmato. E doveva andare a Spoleto! E invece va a Foligno! Va a Foligno perché c’è una presenza della neonatologia (???) che giustifica il fatto che tra Foligno e Spoleto si scelga Foligno. Ma non era scontato!”
Della serie vi stiamo facendo un favore a discapito di Spoleto.
Frasi, azioni e scelte che tra l’altro si scontrano con le politiche parlamentari del suo gruppo politico (Fratelli d’Italia) che per nome ad esempio della deputata Imma Vietri, capogruppo di FDI in Commissione Affari Sociali della Camera, presenta risoluzioni che chiedono di riaprire i punti nascita in Italia rivedendo il numero in deroga dei 500 parti definendolo “totalmente inappropriato, soprattutto alla luce della crisi demografica in corso in Italia.”
E sempre l’onorevole Vietri chiede di: “aggiornare gli standard circa la distribuzione dei punti di nascita e considerare protocolli di sicurezza per offrire alti livelli anche per tutte quelle strutture con volumi di attività inferiori ai 500 parti. I punti nascita più piccoli sono infatti indispensabili per garantire, anche in aree più periferiche, di montagna o nelle isole, un servizio efficiente e adeguato per le donne e i loro bebè.”
Presidente ed onorevole Zaffini, nell’alto della sua competenza e del suo ruolo, speriamo di poter sentire maggiormente la sua presenza perché sicuramente importante.
Aiuti questo territorio affinché si porti a termine, in tempi celeri, tutto l’iter per riaprire la cardiologia; faccia in modo tale che sia garantita l’emergenza/urgenza come da specifica per un ospedale DEA di I livello; si adoperi affinché gli ambulatori non chiudano come ad esempio la pneumologia che si è fermata dal 1° novembre. Il suo apporto sarà sicuramente riconosciuto se utile a risollevare le sorti del nostro ospedale, anche in ottica di una integrazione che anche noi riteniamo necessaria tra la nostra città, Foligno e la Valnerina.
Ed infine, a questo punto, la invitiamo a seguire i suggerimenti dei suoi colleghi di partito sulla riapertura dei punti nascita, e ci permetta di chiederle (se possibile) più rispetto verso Spoleto e i suoi concittadini che, democraticamente, hanno deciso di criticare l’operato della sua compagine politica regionale sul fronte ospedaliero e della salute pubblica.
MoVimento 5 Stelle Spoleto